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La domenica è sempre un giorno speciale per chi corre in macchina, nel bene e nel male: è il giorno in cui si cerca di concretizzare quanto di buono fatto il giorno prima ma anche un'occasione per riscattarsi nel caso in cui qualcosa sia andato storto...
«Alcuni piloti non hanno il senso della ragione ed i tagli di carreggiata ed il rischio di frontali nei giorni precedenti alla corsa è elevatissimo»
A noi alle Svolte di Popoli 2016 non è andato storto niente in particolare, se non che il pilota (io) nelle prime due prove ha dovuto recuperare tanto tempo perso nella preparazione della corsa: purtroppo non sono bravo a fare le ricognizioni in auto stradale e francamente non apprezzo nemmeno farle per il semplice fatto che le trovo pericolose oltre ogni limite. Alcuni piloti non hanno il senso della ragione ed i tagli di carreggiata ed il rischio di frontali nei giorni precedenti alla corsa è elevatissimo.
A tutto questo si aggiunge il fatto che la settimana della corsa ho viaggiato tantissimo per alcuni press-test e sono arrivato a Popoli stanco e poco concentrato. Fortunatamente ci ha pensato il mio meccanico Maurizio a rimettermi in carreggiata con la sua solita simpatia ed una bella chiave del 32 mostrata a mo' di mazza...
Nonostante l'avviso le prime due prove passano con crono non eccezionali: sono sempre terzo/quarto di classe ma quello che più mi sorprende è che nella seconda salita, nonostante avessi avuto l'impressione di essere andato molto più forte, ho migliorato solamente di tre secondi. Sono ad almeno una quindicina di secondi dall'obiettivo minimo e questo mi manda a letto con un il solito pensiero "ma cosa ci sono venuto a fare qui".
Maurizio mi dice di stare tranquillo, mi conosce e sa bene che sono in fase di apprendimento, ma tra un arrosticino e l'altro questa volta a tavola ho una sensazione diversa: trovo il tracciato amatissimo dal grande Mauro Nesti davvero molto pericoloso e sinceramente l'ultima delle cose che vorrei sarebbe quella di finire il mio weekend al pronto soccorso con la C3Max da buttare nel secco. Del resto il CIVM è stupendo anche per questo e se c'è qualcuno che va forte senza fare danni dimostra che fare bene è possibile: ho tutto per farlo, dalla macchina eccezionale al supporto di Pirelli e di Citroen Italia. Manco solo io.
«Parto tra due ali di folla (stupendo!) che guardano la nostra diretta e sventolano le nostre bandierine ed ho subito una bella sensazione: già alla prima destra sento che abbiamo grip e mi convinco che posso fare bene»
Mi alzo la mattina, diluvia e penso che tutto sommato mi è andata anche bene: per il bagnato abbiamo le gomme giuste ed anche alla Trento Bondone avevo avuto ottime sensazioni con queste gomme. Parto tra due ali di folla (stupendo!) che guardano la nostra diretta e sventolano le nostre bandierine ed ho subito una bella sensazione: già alla prima destra sento che abbiamo grip e mi convinco che posso fare bene. Cerco di dare il massimo e nonostante qualche incertezza dettata dalla situazione di incertezza dal variare delle zone umide riesco a tirare fuori un tempo decisamente più vicino a quello del migliore di classe. Dai 20 secondi di ieri sono già a sei secondi. Niente male.
Scendiamo ed i tifosi mi danno la carica: ogni 100 m mi fermano per fare delle foto con la C3 Max ed arrivano addirittura ad offrirmi degli arrosticini! Il pubblico in queste corse è sempre speciale e mi convinco che in gara 2 devo fare qualcosa per farli contenti. Abbassiamo la vettura, le diamo un assetto più idoneo alle nuove condizioni d'asciutto e ripartiamo.
«Partenza perfetta, affronto la prima curva a cannone e mi lancio verso il primo tornante: le sensazioni sono ottime, andrò fortissimo»
Partenza perfetta, affronto la prima curva a cannone e mi lancio verso il primo tornante: le sensazioni sono ottime, andrò fortissimo. Tutta la prima parte passa velocemente e sento che sto andando fortissimo: tiro la quinta molto più di ieri (siamo sui 190 km/h) ed anche in frenata sono molto più aggressivo. Arrivo nella seconda parte della corsa ed anche lì mi accorgo che alzo molto meno, anzi tengo giù: sto guidando bene e sono sicuro che il tempo arriverà.
Giro l'ultimo tornante, bandiera a scacchi, 3'57" e spiccioli: miglior tempo di classe e 32esima posizione assoluta della corsa. Un risultato eccezionale, se solo avessi potuto fare un'altra salita sarei sceso sotto al 50", ma alla fine penso che va bene così e sono davvero felice per chi alla fine è andato più forte di me: per chi ci mette il cuore da anni e si sviluppa quasi da solo l'auto (R5 turbo, 240 CV x 720 Kg) dev'essere certamente una bella soddisfazione stare davanti ad una casa ufficiale che schiera una vettura che non è certamente sviluppata per le salite (pesa 1.040 kg, ha 300 cv ma rapporti molto lunghi) ma sembra venuta dallo spazio ed ha comunque prestazioni eccezionali.
Prossimo appuntamento con la Citroen C3Max a Gubbio: dal 19 al 21 agosto 2016 lo spettacolo del CIVM si trasferisce in quella che è considerata la Montecarlo delle salite.