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L’industria automobilistica cinese continua a dettare il passo dell’innovazione, e BYD ne è il principale protagonista. Il colosso dell’elettrico ha annunciato l’integrazione dell’intelligenza artificiale di Deepseek nei propri sistemi di guida assistita, portando questa tecnologia persino sulle citycar più economiche. Questo aggiornamento rappresenta un passo decisivo nel rendere la guida autonoma accessibile a tutti, inserendosi nella nuova strategia di funzionalità avanzate a basso costo, che cambia radicalmente la competizione nel settore.
Il nuovo sistema di guida assistita, chiamato DiPilot, sfrutta l’intelligenza artificiale di Deepseek per analizzare in tempo reale il traffico, riconoscere ostacoli e migliorare l’esperienza di guida. A rendere la novità ancora più impattante è il fatto che BYD ha scelto di includere questa tecnologia su modelli a partire da 9.555 dollari, un livello di prezzo mai visto prima per vetture con funzioni avanzate di assistenza alla guida. Mentre aziende come Tesla offrono pacchetti simili con abbonamenti mensili o costosi upgrade, BYD propone un sistema integrato senza costi aggiuntivi, mettendo pressione sui concorrenti.
Secondo gli esperti, l’accordo con Deepseek permette a BYD di potenziare il proprio ecosistema software, rendendo le sue vetture ancora più competitive in un mercato sempre più affollato. L’adozione dell’AI cinese, invece di quella di aziende occidentali, potrebbe anche facilitare le approvazioni governative in Cina, dove le regolamentazioni sui sistemi di guida autonoma restano stringenti. L’obiettivo dichiarato dall’azienda è quello di rendere le funzioni di guida intelligente uno standard, come le cinture di sicurezza o gli airbag, e questa mossa sembra portarla proprio in quella direzione.
L’impatto della decisione si è già visto in borsa: il valore delle azioni BYD è salito del 4%, toccando un nuovo record storico a Hong Kong. Nel frattempo, i concorrenti cinesi come Xpeng, Geely e Nio dovranno adattarsi rapidamente per non rimanere indietro. Tesla, invece, è ancora in attesa del via libera per il suo Full Self-Driving in Cina, e la mossa di BYD potrebbe metterla in una posizione di svantaggio.
Con oltre 20 nuovi modelli già equipaggiati con la tecnologia DiPilot e altre novità in arrivo, BYD sembra pronta a cambiare per sempre il mercato delle auto elettriche, trasformando la guida assistita in una funzionalità alla portata di tutti.