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L'autunno caldo di Stellantis si apre con un'altra vicenda, quella del marchio Chrysler che non passa un bel momento e suscita molte preoccupazioni nel pronipote del fondatore di cui vi abbiamo parlato qui qualche giorno fa. La storia è un po' come quella di Lancia: "dimenticati" in un angolo per vari anni con un solo modello da vendere (la Pacifica), nessun investimento, nessun progetto. Ma mentre per il marchio italiano c'è un programma di sviluppo per nuovi prodotti, lo storico brand americano passato prima a FCA sotto l'egida di Sergio Marchionne e poi a Stellantis dopo la fusione FCA - PSA non si vede un futuro. Ma all'improvviso...
Il sito di Moparinsiders.com riferisce che di recente una delegazione di BYD ha visitato alcuni importanti siti di Chrysler: il Centro Tecnico di Auburn Hills in Michigan, gli stabilimenti di Brampton e di Windsor in Canada e il test center di Chelsea. In molti iniziano a speculare su questi visite e ieri parte la notizia, classificata poi come "fake news" dagli interessati, di un'offerta di BYD per comprare Chrysler. Bisogna dire che la cosa, se pur non vera, sarebbe perfettamente plausibile, ed è proprio qui che le fake news prendono forza: Stellantis comincia ad avere un po' di difficoltà a gestire in attivo i suoi 19 marchi e BYD, il colosso cinese con la crescita più forte in assoluto, avrebbe ogni interesse ad aprirsi il mercato negli USA con un marchio che esiste da 99 anni, seguendo l'esempio di Geely che ha acquisito Volvo, Lotus, smart, oppuire Saic con MG.
BYD ha stroncato le attese smentendo la notizia sul suo account di Weibo e parimenti Stellantis ha smentito di aver avuto alcun accordo con il gruppo cinese.