BYD Atto 2. Elettrica, perché è speciale la batteria

Al Salone dell'Auto di Bruxelles, BYD ha presentato la sua nuova SUV compatta Atto 2, un modello progettato per diventare la SUV più accessibile della casa automobilistica cinese in Europa. Con un prezzo previsto inferiore a 30.000 sterline (circa 36.600 dollari), la BYD Atto 2 mira a rafforzare la presenza del marchio in un mercato sempre più orientato verso i veicoli elettrici.

Posizionata al di sotto della già apprezzata Atto 3, la Atto 2 offre dimensioni compatte (4.310 mm di lunghezza e 1.830 mm di larghezza) e un passo generoso di 2.620 mm, che garantisce spazio interno abbondante e uno stile da SUV robusta grazie ai brevi sbalzi anteriore e posteriore.

Il vero punto di forza della Atto 2 è la batteria Blade di BYD, integrata nel pavimento della piattaforma e-Platform 3.0. Questa tecnologia, definita Cell-to-Body (CTB), utilizza la parte superiore della batteria come pavimento dell’abitacolo, massimizzando la densità energetica e migliorando la rigidità strutturale del veicolo. Le celle al litio-ferro-fosfato (LFP) garantiscono maggiore durata e costi ridotti rispetto alle alternative al nichel.

La variante standard della batteria offre una capacità di 45,1 kWh, sufficiente per un’autonomia fino a 312 km (194 miglia) secondo lo standard WLTP. In città, grazie alla frenata rigenerativa, l’autonomia può arrivare a 463 km (288 miglia). Una versione con batteria più grande sarà annunciata nei prossimi mesi, probabilmente con oltre 400 km di autonomia.

All'interno, la conducente sarà accolta da un ampio display centrale da 12,8 pollici con orientamento rotabile (ritratto o paesaggio) e un cruscotto digitale da 8,8 pollici. Alcuni pulsanti fisici consentono l'accesso rapido a funzioni essenziali come la selezione delle modalità di guida. Tra i dettagli distintivi spiccano il selettore del cambio in cristallo e le maniglie di presa, un tocco insolito per una SUV cittadina.