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Emerge un nuovo tassello nel processo che sta accertando le responsabilità del gravissimo incidente del pullman precipitato da un cavalcavia in Irpinia lo scorso luglio, provocando 40 morti.
Bus in Irpinia: la revisione era falsa?
Secondo i magistrati di Avellino deu dipendenti della Motorizzazione Civile di Napoli avrebbero prodotto un certificato di revisione falsa per il pullman poi precipitato, che risultava in questo modo perfettamente in regola nonostante non avesse visto nemmeno l'ombra di una vera revisione.
Se da un lato questa pista degli inquirenti, di certo importante, corre il rischio di spostare eccessivamente l'attenzione dal pessimo stato di salute delle barriere new-jersey – davvero fatiscenti e vere responsabili del tragico incidente – dall'altro ha il merito di riportare l'attenzione sulle condizioni di sicurezza dei pullman turistici del nostro Paese.
Pullman turistici: è allarme sicurezza
Secondo l'Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) infatti, la situazione non sarebbe delle migliori dal momento che con il prolungarsi della crisi economica le società di noleggio pullman sembrano voler risparmiare sempre di più, facendo viaggiare i passeggeri in condizioni di sicurezza spesso precarie.
Lo testimonia il fatto che sono sempre più frequenti gli interventi della Polizia Stradale su pullman che trasportano alunni in gite scolastiche o comunque turistici, che risultano scoperti da assicurazione RCA, oppure che non sono in regola con la revisione, o con conducenti che hanno superato le ore di guida. Per non parlare poi dei casi di mezzi che circolano con targhe non proprie o addirittura con conducenti ebbri.
Nelle ultime due settimane la Polizia Stradale ha messo la parola fine a viaggi di 5 pullman turistici, di cui 3 proprio nei giorni scorsi sulla riviera romagnola dove la Polstrada di Rimini ha accertato la mancanza di copertura assicurativa e addirittura in un caso il mezzo viaggiava con targhe contraffatte.
Un altro veicolo carico di alunni è stato fermato dalla stradale di Bergamo il 29 marzo scorso perché senza assicurazione e senza revisione. Il 9 aprile è stata poi la Polizia Stradale di Pistoia a bloccare un pullman con a bordo gli alunni in gita scolastica in quanto il conducente risultava addirittura ebbro alla guida.
“Fra i trucchi più frequenti adottati da alcune imprese spicca il “ringiovanimento” del mezzo con 20 anni di vita demolito solo sulla carta e reimmatricolato”
I trucchi più frequenti
Fra i trucchi più frequenti adottati da alcune imprese spicca il “ringiovanimento” del mezzo con 20 anni di vita demolito solo sulla carta e reimmatricolato per rientrare nelle gare dei comuni che prevedono mezzi con al massimo 10 anni di vita. Non mancano autisti pensionati o riciclati, ma nemmeno conducenti in pensione da una ditta (solitamente pubblica) che in nero o con contratto capestro, si metteno comunque alla guida. In questo caso i controlli sanitari previsti dal contratto collettivo di lavoro vengono meno.
C'è poi il vecchio trucco del cambio delle ruote. Si monta un tipo di pneumatico tra quelli previsti sulla carta di circolazione e si fa attestare che il cronotachigrafo è piombato su quella misura di pneumatico. Poi si cambia il treno di gomme con un altro e la velocità registrata dal crono è diversa! In pratica il pullman fa i 120 e registra i 100 km/h.
Da non sottovalutare nemmeno l'escamotage dell'autista appena rientrato da un viaggio che risulta in ferie il giorno prima. In questi casi la gita del giorno prima non viene fatturata. Si aggiungono poi i seriali sistemi di taroccamento del cronotachigrafo e anche di falsificazione dell'assicurazione.
Cinture di sicurezza: perché sui pullman non si utilizzano (praticamente) mai?
L’Asaps sostiene la necessità che i conducenti pretendano l’uso delle cinture di sicurezza per i passeggeri (e le utilizzino loro stessi) nei pullman turistici e quelli di linea nelle aree extraurbane che ne sono dotati, con obbligo di utilizzo, così come indicato dalla normativa vigente.
“Va sancita la totale responsabilità dell’impresa per ogni carenza tecnica del veicolo e per ogni violazione dei tempi di guida e riposo del conducente”
Utile sarebbe anche l’adozione di una sorta di scatola nera che registri il tracciato di tutte le modalità del viaggio e le anomalie del veicolo, in modo ancora più completo rispetto al cronotachigrafo digitale.
Servono più controlli
A parere dell’Asaps inoltre deve essere poi incrementato il sistema dei controlli dei tempi di guida e di riposo dei conducenti sia con più frequenti verifiche in itinere che con controlli sistematici nella sede dell’impresa.
Infine va sancita la totale responsabilità dell’impresa per ogni carenza tecnica del veicolo e per ogni violazione dei tempi di guida e riposo del conducente.
Deve poi essere rivisto il sistema del prelievo dei punti in caso di violazioni che, se reiterate, devono portare al ritiro (e la revoca per i recidivi) oltre che della patente per il conducente, della licenza di esercizio alla stessa impresa. L'Asaps lancia un appello alle autorità preposte ai controlli perché intensifichino le verifiche e alle autorità scolastiche affinché richiedano sempre il controllo preliminare dei pullman in partenza per le gite scolastiche.
I consigli dell'Asaps per un viaggio più sicuro in pullman
- Affidarsi sempre a ditte serie e conosciute.
- Un prezzo molto più basso delle tariffe normali può essere indice di scarsa professionalità e di basso livello di affidamento;
- L’organizzatore pretenda che per i viaggi lunghi il conducente (o i conducenti) abbia riposato il numero di ore previsto. Soprattutto pretenda che per i viaggi che iniziano all’alba, il conducente non sia tornato la sera prima, o addirittura la notte stessa da un precedente viaggio;
- Verificare che il veicolo sia stato sottoposto alla prevista revisione;
- Verificare che sia adeguatamente munito di pneumatici regolari nel battistrada;
- Verificare che per i viaggi in periodo invernale e quelli destinati a raggiungere località di montagna, il mezzo sia munito di catene o pneumatici da neve;
- Pretendere nel modo più assoluto che il conducente non beva alcolici durante il periodo del viaggio e nelle soste durante la consumazione dei pasti. Qualora risulti che ha bevuto rifiutarsi assolutamente di riprendere l’itinerario;
- Accertare che il conducente non superi le ore previste di guida. Normalmente 9 al giorno con periodi che non superino le 4 ore e mezza;
- Il capo del gruppo e gli organizzatori si facciano indicare sempre il numero telefonico dell’impresa con la quale il viaggio è stato organizzato e possibilmente il numero di cellulare di uno dei responsabili, per segnalare qualsiasi anomalia anche durante il viaggio.