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Ce ne potevamo liberare? No, mai. Messi peggio che in certe guerre per vari aspetti, nel 2020, ma il percorso è irreversibile. Le auto restano sempre più vincolate a tecnologie utili e interessanti, digitali, lontanissime dalla vecchia industria del ferro europeo e inesistenti, quando quel sant’uomo (anzi, quegli uomini) mise in strada un prototipo di autoveicolo a motore.
La produzione globale 2021 cresce tanto, dopo il dramma pandemico: automotive globale a +50%. Lo dice lo studio IHS Markit, lo rimbalzano le agenzie e, banalmente, lo leggete su tutti i titoli di oggi. Serve rimarcare il peso negativo delle forniture di semiconduttori però. Questi benedetti elementi che automobilista e passeggeri mai vedono ma ci sono in ogni ecu e attuatore, anche sensore spesso, per far funzionare i sistemi veicolistici odierni. Che poi “ci sono” è relativo.
Molte case si sono lamentate e la stessa fonte di analisi, stimano una capacità di fornitura semiconduttori adatta al trend delle auto solo 2022. Anche perché mentre qualche italiota medio rincorre i divertimenti estivi spensierato e “liberato” da un lasciapassare virtuale, molte nazioni dove si producono i chip automotive sono messe diversamente. La pandemia corre e danneggia ancora, ben più che in Italia.
Proprio dove si sfornano chip e persino vaccini, ma i lavoratori guadagnano meno e non hanno tutte le nostre tutele. Poi passano tempeste in Texas, patria del chip e il terremoto in Giappone, insieme a danni da incendio, per qualche fabbrica dei siliciai. Insomma, pochi sanno quantificare con esattezza e verità, marchio per marchio e genere per genere. Di certo il settore ha subito frenate nelle forniture di chip, già dallo scorso anno e anche nel 2021. La nuova filiera che produce tutto in Europa? Qualcuno ci pensa, ma pochi hanno già raccoldo i denari necessari a metterla in piedi.
E allora, se ne avvantaggiano quelli dell'elettronica estera? Verosimile, micro e semiconduttori vari, già fondamentali, ora sono ancor più desiderabili e come da legge economica, o meglio ancora da logica: qualcuno ci perde, altri ci guadagnano. E nel frattempo? Arrivano meno in fretta le nuove auto? Aumentano i listini delle novità e si fermano le promo sulle auto fine carriera? In officina tocca aspettare perché non ci sono i ricambi? Niente di tutto questo che sia tangibile per ora, salvo casi sporadici che non vi auguriamo. Per ora... Cosa accade nei contratti, nelle eventuali penali o nelle negoziazioni, anche per il medio termine e soprattutto nei mercati finanziari a monte, è questione da rivista economica.