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Barbie compie 60 anni: Barbara Millicent Roberts – questo il nome completo dell’ormai iconica bambola amata da intere generazioni di bimbe – nacque il 9 marzo del 1959 dall’idea di Ruth Handler, che aveva notato come la figlia Barbara desse ruoli adulti alle bambole con cui giocava. Di qui l’idea di crearne una che non avesse le fattezze di neonati come avveniva di solito, ma di una donna.
Nel corso degli anni Barbie ha avuto un numero infinito di professioni: è stata veterinaria, astronauta, sergente della Marina, pompiere e perfino Presidente degli Stati Uniti, incoraggiando le bimbe a sognare le carriere più disparate. Barbie è stata anche pilotessa di NASCAR: nel 1998, dieci anni prima che Danica Patrick vincesse una corsa in IndyCar, indossò tuta e casco per lanciarsi nel mondo del motorsport.
Come ben sanno tutte le bimbe, anche quelle ormai cresciute, come chi scrive, Barbie ha sempre avuto anche un parco auto decisamente invidiabile. La prima auto di Barbie risale al 1962: si tratta di una Austin-Healey 3000 MKII a due posti, disponibile in rosa confetto o in arancio con interni in tartaruga. La passione di Barbie per le cabrio, continuata negli anni, ha anche una ragione pratica: senza tetto, per le bimbe è più facile far sedere Barbie e Ken sui sedili.
Con l’arrivo degli anni Settanta, Barbie si è orientata sulla Chevrolet Corvette: in questi anni ne vengono prodotte diverse varianti, anche radiocomandate, in colori come il blu elettrico, l’arancio e il giallo, ma il preferito dalle bimbe rimane il rosa. Cabrio, si, ma non solo: in questi anni la gamma si diversifica, con l’arrivo di un camper un po’ hippy, completo di arcobaleno e fiori sulla carrozzeria, perfetto per l’atmosfera di quegli anni.
Negli anni Ottanta le scelte di Barbie nell’ambito delle auto diventano più sofisticate – e sportive -: arrivano una Ferrari 328 GTS rosso fiammante, una Rolls-Royce rosa confetto, e una Volkswagen Cabriolet che per la prima volta include anche un seggiolino, segnando il passaggio ad una versione di Barbie più matura, con la Famiglia Cuore.
Verso la fine del decennio, nel 1987, Barbie Malibu, abbronzatissima e modaiola, decide di spostarsi con una Jeep, rigorosamente fucsia. Negli anni Novanta le scelte in fatto di auto aumentano esponenzialmente: nel 1991, ad esempio, arriva la Porsche 911 Cabriolet, con interni custom-made fucsia. Negli stessi anni arrivano anche la Mercedes Classe M, in viola metallizzato, la Ferrari F430 Spider, in bianco, e la BMW Z8.
Agli albori del nuovo millennio, Barbie si distingue da un lato per scelte meno stravaganti, come la Volvo V70 station wagon e il Maggiolino di casa Volkswagen. Dall’altro, però, la sua indole sportiva emerge con la Ford Mustang. In tempi più ancora recenti, per il fidanzato di Barbie, Ken, è arrivata anche una Mini Cooper dal piglio pepato.
Se le auto di serie approdano nel mondo di Barbie, è anche vero che la bambola ha influenzato le gamme di alcune vetture, con edizioni speciali ad hoc. È stato così, ad esempio, per la Fiat 500 Barbie, show car creata per celebrare il cinquantesimo compleanno della bambola, nel 2009. Caratterizzata da una livrea fucsia glitterata, la 500 Barbie aveva anche dei lucidalabbra nei vani portaoggetto.
C’è anche chi si è lasciato ispirare da Barbie per una vettura custom decisamente sui generis: parliamo della socialite Paris Hilton, che nel 2008 si regalò una Bentley Continental GT personalizzata sui toni del rosa confetto, non solo per la carrozzeria, ma anche per i cerchi e la calandra. Sotto il cofano, però, era pronto a ruggire un W12 di 6 litri in grado di consentire alla Continental GT di coprire lo scatto da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi.