Bugatti, niente addio al W16: parola di Winkelmann

Bugatti, niente addio al W16: parola di Winkelmann
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Stephan Winkelmann rassicura gli appassionati del W16 della Bugatti Chiron: avrà lunga vita
29 gennaio 2020

Nell'epoca dell'elettrificazione a tutti i costi, il W16 quadriturbo di 8.0 litri della Bugatti Chiron, capace di sviluppare fino a 1.500 CV di potenza, può sembrare un fossile di altri tempi. Così non è per Bugatti, che intende preservare il suo propulsore monstre nel futuro prossimo. A confermarlo, in un'intervista rilasciata ad Autocar, è il CEO di Bugatti, Stephan Winkelmann. «Il W16 a mio avviso ha potenziale per l'avvenire - spiega Winkelmann -. Rappresenta un'offerta unica nel suo genere il cui valore non diminuisce nel tempo».

Pur essendo parte del gruppo Volkswagen, che ha di recente accelerato la propria spinta verso l'elettrificazione, Bugatti rappresenta in ogni caso un'eccezione nella galassia di Wolfsburg: la missione di Bugatti, spiega Winkelmann, è diversa da quella del resto del gruppo Volkswagen. Secondo il CEO di Bugatti, il suo omologo nel gruppo Volkswagen, Herbert Diess, conosce bene il valore del W16. 

Con l'aumentare dei motori elettrificati sul mercato, la fame degli appassionati degli endotermici secondo Winkelmann non verrà meno, anzi. I propulsori superperformanti di casa Bugatti saranno sempre più ricercati, per cui il marchio proseguirà sulla sua strada. Dopotutto, come spiega Winkelmann, il valore dei motori a combustione interna aumenterà nel corso del tempo, e questo incremento sarà sicuramente un incentivo all'acquisto per i clienti del marchio, che vedono queste vetture come un investimento. 

«Le persone comprano le Bugatti perché vogliono avere a disposizione performance incredibili, ma anche perché rappresentano un investimento. Il valore della EB110 sta aumentando esponenzialmente, e anche le Veyron crescono. Non serve essere un mago per capire che sarà così anche per la Chiron. Per questo, sono persuaso del fatto che questa sia la strada da percorrere per le hypercar sportive della prossima decade», aggiunge Winkelmann. Una tesi, questa, che farà sicuramente gioire gli appassionati delle supercar old style. 

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