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C'è un forte avvicinamento tra la Bugatti di Campogalliano (quella di Romano Artioli) e la nuova Bugatti Automobili - in realtà quella più legata alle origini dell'azienda di Ettore Bugatti - visto che in questi giorni c'è una sorta di revival che trae origine dall'archeologia industriale dello stabilimento di Campogalliano nato negli anni 90 per ridare lustro alla nobile azienda aperta a Molsheim nel 1909 (allora tedesca) da Bugatti e chiusa "provvisoriamente" nel 1963. Una storia di archeologia industriale che nelle prossime ore a Pebble Beach dovrebbe portare allo svelamento di una sorta di tributo alla EB110 di Romano Artioli - collaudata dal mitico Loris Bicocchi - che potrebbe anche essere basata sulla attuale Chiron. Ma è presto per parlarne visto che potrebbe anche essere più semplicemente un modello di EB110 rivisto e corretto da fabbrica per dimostrare come il marchio Bugatti anche nella parentesi italiana fosse davvero avanti in termini di concept tecnico.
Dodici cilindri, quadriturbo, 3.5 litri, la vettura rappresenta un oggetto estremamente interessante sotto molti punti di vista ed anche l'azienda nella quale veniva prodotta è ancora oggi un esempio di modernità e bellezza con un design studiato da Giampaolo Benedini pensato per far lavorare al meglio 200 dipendenti immersi nel bianco e nel blu tipici del brand francese ma anche marmo di carrara ed un soffitto del salone d'accesso ispirato alla ruota della Type 59. Non manca anche una porta originale della fabbrica di Molsheim scelta personalmente da Artioli come legame tra la Bugatti Automobili di Ettore Bugatti e quella italiana di Romano Artioli.
L'apertura dell'azienda avviene 4 anni dopo l'acquisto del marchio, il 15 settembre 1990 in occasione del 109° anniversario della nascita di Bugatti e le prime macchine escono dalla fabbrica nel 1991: la EB110, acquistata anche da Michael Schumacher, è la prima Bugatti dal 1956. 610 CV, 351 km/h, da 0 a 100 in 3,3 secondi la EB110 finisce la sua breve carriera industriale nel 1995 quano dopo 96 esemplari della GT e 32 della Super Sport l'azienda chiude i battenti. A nulla servì l'impegno attorno ad un allargamento di gamma ipotizzato con la curiosa EB112 mostrata al pubblico nel 1993 e mai prodotta.
Una storia, quella di Campogalliano, che viene raccontata in una autobiografia dallo Stesso Artioli - tutta da leggere. (Bugatti & Lotus thriller. La costruzione di un sogno. - Cairo Editore) - e che oggi viene custodita - nonostante sia una scatola vuota - dallo storico custode Ezio Pavesi.