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Nessuno ancora l'ha vista, tranne un gruppetto di acquirenti invitati per sbirciarla in anteprima e decidere se spendere 5 milioni di euro per mettersi in garage uno dei 40 esemplari della Bugatti Divo, la hypercar che a Molsheim negli ultimi mesi hanno preparato in gran segreto.
Tecnicamente, dovrebbe trattarsi di una Chiron Sport ancora più orientata all'uso in pista, pur rimanendo una vettura omologata per la circolazione sulle strade pubbliche. Bugatti la descrive come una Chiron più leggera, con più agilità, downforce ed in grado di sopportare accelerazioni laterali ancora più esasperate.
La Bugatti Divo si differenzierà dalla Chiron anche a livello estetico, sia per ragioni funzionali che per ragioni stilistiche: per la Divo, infatti, la Casa di Mosheim ha dichiarato di voler «rilanciare la sua tradizione di carrozziere», come era nei primi decenni della sua storia.
Il nome, come da tradizione, deriva da quello di un pilota del passato legato alla storia della Casa alsaziana. In questo caso si tratta di Albert Divo, driver francese attivo negli anni '20. Con Bugatti vinse due edizioni consecutive della Targa Florio, quelle del 1929 e del 1929, al volante delle mitiche Tipo 35.
La vettura sarà svelata il prossimo 24 agosto in occasione di “The Quail”, tradizionale evento dedicato al motorismo d'epoca che si tiene a Carmel, in California.