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Flavio Briatore oggi lo ha definito una macchina da guerra. Mai definizione può essere più azzeccata perchè Robert Kubica non è solamente fuori pericolo ma recupererà quasi certamente l'uso di una mano, la destra, che in pochi qualche attimo dopo l'impatto avrebbero dato per "recuperabile".
L'operazione di ieri, infatti, è andata bene anche se ora c'è da risolvere un altro mare di problemi che rispondono al nome di fratture.
Spalle e gomiti, infatti, sono anch'essi usciti malconci dal botto di ieri ed è necessario che i medici tornino ad operarlo nel più breve tempo possibile. Per farlo si dovrà attendere che Robert abbandoni la terapia intensiva del reparto rianimazione: un appuntamento che non dovrebbe tardare più di 24-48 ore.
Un recupero record, dicevamo al quale stanno assistendo il padre, la fidanzata, oltre che colleghi del Circus della F1: il primo a giungere all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure è stato Alonso mentre oggi è stata la volta di Pastor Maldonado, fresco acquisto del team Williams F1 e grande amico di Kubica.
“Ovviamente ha fatto un’operazione - afferma il venezuelano ai microfoni di 422race.com - e ora c’è da aspettare. Non mi ha detto niente di speciale, se non che sta abbastanza bene. Ora bisognerà dargli solo il tempo di recuperare, ma è tranquillo. Ho parlato anche con il manager e tutto l’entourage e ci siamo detti che è importante stargli vicino, in questi momenti. Siamo tutti con lui. Purtroppo sono cose che capitano.”
Robert Kubica ride e scherza quando non è sedato e muove timidamente la mano destra: è probabile che la fase 1 della riabilitazione della mano possa essere fatta direttamente a Savona subito dopo le ultime operazioni.
Quel che è certo è che non lo vedremo al via nel Mondiale di quest'anno - al suo posto Bruno Senna - mentre diventa un forte dubbio il fatto che per il completo recupero ci voglia un anno: vista la tempra, infatti, potrebbe bastare molto meno.
Foto Sport Mediaset