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Dal 6 al 18 settembre, sarà possibile poter osservare la mostra che ha allestito Brembo al Museo della Culture di Milano.
Con gli oltre 60 anni di storia, il brand vuole celebrare l’innovazione e la ricerca in un percorso espositivo in cui si potrà scoprire il lavoro tecnologico che è stato fatto dalla sua nascita fino alla Formula 1.
L’ingresso della mostra è gratuito e racconta la storia industriale dei prodotti iconici di Brembo, rendendo il freno un oggetto distintivo e anticipatore delle evoluzioni del settore.
All’interno del museo, si potrà anche provare l’emozione di sentirsi in pista con i suoni della Formula 1 o della MotoGP, un’esperienza che potrà essere effettuata grazie a delle installazioni multimediali.
Il Presidente Esecutivo di Brembo, in merito alla mostra, ha affermato: “Il freno è un elemento essenziale nelle nostre vite. Con questo percorso espositivo al Mudec vogliamo estrarlo dalla sua collocazione naturale, quella del veicolo, per mostrarlo a tutti sotto una nuova luce e attraverso i linguaggi dell’arte. Un freno non è solo uno strumento di sicurezza, racconta anche una storia più profonda: l’innovazione tecnologia, le forme del design, la maestria nel padroneggiare la materia. È performance, emozione, bellezza. Siamo certi che chi verrà a scoprire The Art of Braking avrà l’occasione di conoscere un mondo capace di stupire e appassionare”.
Infine, il percorso della mostra si suddivide in sette parti diverse:
Dove vi verrà raccontata l’origine del freno e come la tecnologia si è sviluppata fino al 1964.
In questi anni, Brembo inizia il suo percorso nel mondo Racing e precisamente nel 1975, Alberto Bombassei incontra Enzo Ferrari. Per questa occasione, ci sarà la possibilità di immergersi in una speciale installazione dove il pubblico avrà la possibilità di entrare in un circuito di Formula 1, MotoGP o Formula E, attraverso delle foto storiche e il suono di quelle emozioni.
Per colpa della crisi energetica degli anni ‘70, Brembo inizia la sperimentazione dei materiali, che ha portato nel 1980 il successo delle prime pinze in alluminio sull’Alfetta GTV. In questa sezione, l’installazione ha lo scopo di immedesimare il pubblico nelle forme dei dischi freno, attraverso delle proiezioni con cui è possibile interagire.
In questi anni, Brembo per la prima volta, introduce nel 1992 delle pinze di colore rosso su una vettura tedesca di alta gamma e da qui inizia anche lo sviluppo di dare del carattere all’intera pinza.
Nel 2004, con l’impianto frenante in carbonio ceramico, Brembo vince il Compasso d’Oro, il più prestigioso premio nel mondo del design industriale. In questo stend, si potrà vedere come una pinza di Formula 1 si sviluppa da un monoblocco di alluminio fino al prodotto finale.
In questi anni, il marchio Italiano, concretizza un percorso di internazionalizzazione iniziato già negli anni ‘80, con l'apertura di impianti produttivi in Nord/Sud America, Cina e India.
Alla mostra, si parla anche di mobilità elettrica e di sostenibilità , sono le attuali sfide per il futuro per il mondo intero e il visitatore potrà affrontare le tematiche ambientali attraverso un sistema solare, la cui terra è rappresentata da un disco ideato da Brembo per esprimere le caratteristiche della sostenibilità.