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Pubblicità comparativa: in Italia, secondo quanto stabilito dal Dl 67/2000, è permessa quando non ingannevole ed utilizzata allo scopo di informare i consumatori per il loro bene.
Questo il messaggio che Autostrade per l’Italia dovrà cercare di far pervenire al Tribunale di Brescia, quando la A4 sarà destinata a scontrarsi in aula con la A35 per via dei cartelloni comparativi che mettono a confronto i prezzi delle due autostrade.
Una mossa non molto gradita da parte dei vertici della recente A35, la BreBeMi (che abbiamo avuto modo di percorrere nel corso dell’inaugurazione), che ha richiesto la copertura del cartello, in quanto da quanto illustrato dallo stesso la neonata autostrada che collega Milano a Brescia ne esce, stando ai meri numeri, sostanzialmente sconfitta.
Numeri però dovuti al forte tasso di innovazione che caratterizza la BreBeMi - oltre alla congestione del traffico inferiore che si promette di offrire – e che secondo i legali della A35 sarebbero da ritenersi sbagliati, anche in quanto Milano Est non sarebbe né un comune né una località ma bensì un’area molto vasta.
Molto da chiarire quindi su un cartello che, stando a quanto riportato dai vertici di BreBeMi, destabilizzerebbe le regole del mercato dando alla controparte un profitto ai danni di A35.