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Dopo la fondazione del team di Formula 1 nel 1962 da parte di Jack Brabham, poi vincitore di quattro allori, David Brabham, il figlio, ha creato la Brabham Automotive e si è lanciato nel mondo delle automobili di produzione. La prima si chiama Brabham BT62, una sportiva da pista, non omologata per la strada, che con soli 972 chili e 710 CV promette di scalare rapidamente la classifica delle vostre supercar preferite.
Una sportiva senza compromessi; telaio in fibra di carbonio e V8 aspirato di 5.4 litri con un cambio sequenziale a 6 marce da corsa che trasmette poteza alle sole ruote posteriori. Il motore centrale aiuta a distribuire i pese: il 41% grava sull’asse anteriore e il 59% su quello posteriore. Coupé compatta, con una lunghezza che misura 446 cm in lunghezza ed è molto curata dal punto di vista aerodinamico, con l'ala posteriore regolabile che sviluppa fino a 1.200 kg di carico aerodinamico.
La tiratura sarà limitata a 70 esemplari e costerà 1,14 milioni di euro esclusa tesse e personalizzazioni. Il fatto interessante è che nel pacchetto è compresa l’iscrizione ad un programma di guida curato direttamente dalla Brabham, che mira a trasformare i suoi clienti in veri e propri collaudatori e gli permette di guidare l’auto in pista come veri piloti. La prima metà degli esemplari sarà personalizzata con la livrea delle monoposto vincitrici delle 35 gare in Formula 1. Ma chi non se la immagina con la livrea Parmalat dell'auto con cui ha corso Piquet?