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Malaga - Lo abbiamo ripetuto più volte nel corso della nostra prova. La nuova Hyundai i20 è un’auto completamente diversa al passato, che non condivide più nemmeno una vite con il modello di precedente generazione. Ce lo ha spiegato in maniera inequivocabile Martin Bott, Senior Engineer, Vehicle Test & Development, Vehicle Analysis, presso lo Hyundai Motor Europe Technical Center.
La nuova i20 sfrutta una piattaforma nuova o un pianale derivato da quello di altri modelli del Gruppo?
«La nuova Hyundai i20 nasce su una piattaforma completamente nuova. Non abbiamo utilizzato basi meccaniche già esistenti in famiglia, provenienti per esempio del mondo Kia. Ma non la abbiamo nemmeno derivata da piattaforme utilizzate per altri segmenti. È un pianale nato da un foglio bianco e utilizzato per la prima volta proprio sulla nuova i20. Per questo abbiamo carreggiate più larghe e valori di passo maggiori rispetto al passato, che ci hanno pensato di migliorare la stabilità di guida, anche perché la nuova piattaforma ci ha permesso di abbassare il centro di gravità. Ecco il segreto che fa della i20 un'auto molto agile e quasi sportiva nelle rezioni».
Questa nuova piattaforma verrà utilizzata anche per altri modelli in futuro?
«Useremo questa stessa piattaforma sicuramente per dare vita alla futura i20 Coupé che arriverà a marzo. È una pianale davvero avanzattissimo, dove abbiamo riversato tutta la nostra migliore tecnologia quindi è possibile che in futuro possano arrivare nuove varianti di carrozzeria della i20».
La nuova i20 è costruita in Europa, come molti altri dei modelli Hyundai destinati al Vecchio Continente?
«La nuova i20 viene costruita in Europa, nel nostro avanzato stabilimento di Izmit, dove nasce anche la nuova i10. Per ospitare le nuove linee di produzione Hyundai ha fatto un investimento di circa 500 milioni di euro, fondamentale per dotarsi delle più sofisticate tecnologie di produzione».
Dite di aver lavorato molto su assetto e abitabilità della nuova i20. Quali soluzioni teniche avete adottato?
«Sulla nuova i20 abbiamo rivoluzionato le sospensioni posteriori che ora prevedono ammortizzatori montati in verticale. Abbiamo sviluppato questo particolare schema dopo aver ascoltato i nostri clienti che chiedevano una vettura più stabile e composta rispetto alla precedente generazione. Le nuove sospensioni posteriori, insieme alla maggiore larghezza e al passo più lungo ci hanno permesso di ottenere una vettura molto più sicura anche a velocità molto elevate, come per esempio quelle che si possono raggiungere sulle autostrade tedesche».
“E' possibile che in futuro possano arrivare nuove varianti di carrozzeria della i20”
Gli ammortizzatori verticali danno l'impressione di occupare più spazio rispetto a quelli inclinati di 60° che utilizzavate sino ad oggi.
«È vero, è una soluzione che ruba spazio, ma sulla nuova i20 siamo riusciti comunque ad ottenere un abitacolo ai vertici della categoria per spaziosità, soprattutto per i passeggeri posteriori e un bagagliaio da record».
Le dimensioni del nuovo modello sono cresciute. Quindi anche il peso?
«Rispetto al passato è cresciuto solo di poco, un compromesso più che trascurabile se consideriamo le più grandi dimensioni del nuovo modello, che avvicinano la i20 ad un'auto di segmento C. Dobbiamo considerare poi l'aggiunta di accessori che prima non erano nemmeno previsti, come il tetto panoramico che da solo per 40 kg. Con un incremento così trascurabile abbiamo quindi raggiunto un grande risultato, ottenuto grazie all'utilizzo massiccio di speciali acciai ad alta resistenza, che ha raggiunto una quota del 62% su questo modello».
Avete sviluppato anche qualche nuovo motore?
«Sì, certamente. Abbiamo sviluppato un nuovo completamente nuovo, il 1.4 benzina della famiglia Kappa, più compatto e più leggero di ben 40 kg rispetto al passato».
L'auto è costruita in Turchia. E i motori?
«Alcune motorizzazioni vengono costruite in Corea del Sud, mentre altre, come il nuovo 1.4 benzina, nei nostri stabilimenti indiani. I diesel invece vengono interamente prodotti in Turchia».
“Nel corso del 2015 infatti lanceremo il nostro nuovo 1.0 GDI-T, un tre cilindri turbo benzina”
Perché non avete deciso di puntare anche su motori benzina tre cilindri, come molti dei vostri competitor?
«Anche noi abbiamo puntato su questa architettura. Nel corso del 2015 infatti lanceremo il nostro nuovo 1.0 GDI-T, un tre cilindri turbo benzina. Verrà offerto sulla nuova i20 in una versione da 100 CV e in una più brillante da 120 CV».
Perché sostenete che la nuova i20 per certi aspetti si avvicina più ad un'auto di segmento superiore?
«La nuova i20 introduce per la prima volta una serie di accessori mai visti fino ad oggi su una vettura di segmento B. È disponibile per esempio il tetto panoramico in vetro e persino il volante riscaldato, ma anche il sistema Lane Departure Assist, che avvisa dell’involontario superamento della linea di carreggiata».
Molti dei vostri concorrenti stanno sviluppato tecnologie alternative per la mobilità, come l'ibrido, l'elettrico o l'ibrido ad aria compressa (PSA). Voi?
«Attualmente noi osserviamo quello ci chiede il mercato e poi generiamo un'offerta di conseguenza. Attualmente, con le nostre motorizzazioni, abbiamo ottenuto valori eccezionali nel contenimento delle emissioni sulla nuova i20, quindi per ora rimaniamo concentrati su diesel e benzina. Hyundai però ha già sviluppato un'auto di serie alimentata a idrogeno, la ix35 Fuel Cell, ma anche ibride ed elettriche, al momento non disponibili in Europa».
Hyundai
Via Giovanni Bensi, 1/1
Milano
(MI) - Italia
800 359 127
https://www.hyundai.com/it.html
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