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Nel 2008 Bosch chiese a Volkswagen tutela legale per l'utilizzo da parte del gruppo di Wolfsburg dei defeat device realizzati in collaborazione con il fornitore tedesco. Lo sostengono gli avvocati di alcuni proprietari statunitensi di auto coinvolte nel Dieselgate, come riportato da Reuters.
Dopo la denuncia presentata contro Bosch qualche settimana fa alla Corte Federale di San Francisco, emergono dunque accuse più dettagliate ai danni dell'azienda di Stoccarda, rea di aver svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo della tecnologia alla base dello scandalo delle emissioni.
Dopo aver richiesto a Volkswagen protezione in caso di problemi legali connessi all'eventuale scoperta della presenza dei defeat device, Bosch avrebbe continuato a contribuire fattivamente allo sviluppo del software.
Ma c'è di più: anche il CEO di Bosch, Volkmar Denner, sarebbe stato a conoscenza di questa vicenda. Un incontro risalente al 2014 tra Denner e l'ex ad di Volkswagen, Martin Winterkorn, proverebbe il coinvolgimento di entrambi.
Bosch produce un'unità di controllo del propulsore di cui si servono diverse case automobilistiche, tra cui Volkswagen. Questo sistema controlla l'accelerazione e la potenza del veicolo e viene personalizzato a seconda del modello. Nessun commento, al momento, né da parte di Volkswagen né da Bosch circa gli ultimi sviluppi della vicenda.