Bosch: in arrivo i common rail da 2.500 bar

Bosch: in arrivo i common rail da 2.500 bar
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Il costruttore tedesco di sistemi Common-rail per motori diesel ha annunciato che la prossima generazione di questi dispositivi potrebbe essere in grado di promettere un valore di pressione d'iniezione pari 2.500 bar, permettendo quindi una riduzione di consumi ed emissioni
27 gennaio 2012

Bosch, fornitore mondiale di sistemi Common-rail per motori diesel, ha annunciato che la prossima generazione di questi dispositivi (che seguirà all'attuale CRS3) potrebbe essere in grado di fornire una pressione d'iniezione ancora più elevata rispetto ai sistemi che conosciamo, raggiungendo così un valore di 2.500 bar, il che permetterebbe ai costruttori di ridurre ulteriormente consumi ed emissioni.

Questo quanto dichiarato dall'azienda tedesca nel corso della celebrazione del settantacinquemilionesimo sistema Common-rail prodotto, un traguardo raggiunto in soli 15 anni.

Tale tecnologia, impiegata per la prima volta su una vettura nel 1997, ha segnato l'inizio di una nuova era per i motori diesel. Quindici anni fa la quota di autovetture alimentate a gasolio commercializzate nell'Europa occidentale era pari al 22%, mentre oggi raggiunge il 50% tra quelle di nuova immatricolazione.

«In passato - ha commentato Markus Heyn, Vicepresidente della Divisione Sistemi Diesel di Bosch - i motori a gasolio erano giudicati robusti ed economici nei consumi. Il moderno diesel Common-rail offre la stessa efficienza e la stessa resistenza, ma presenta anche ottime caratteristiche in termini di dinamicità, comfort e rispetto dell'ambiente. L'iniezione ad alta pressione Common-rail, abbinata al turbocompressore, ha rivoluzionato il motore diesel.»

Grazie al Common-rail, ed ai continui miglioramenti tecnologici, i motori diesel saranno ancora più efficienti in futuro, poichè si prevede che entro il 2015 le vetture compatte così alimentate possano essere in grado di contenere i consumi entro una soglia di 3.6 l/100 km, promettendo così un risparmio pari a circa il 30% rispetto agli attuali diesel in commercio.

Inoltre le tecnologie ibride, unite alle alimentazioni a gasolio, potrebbero ulteriormente incrementare questo risparmio energetico di un altro 10%, rendendo così i diesel del futuro del 40% meno assetati rispetto a quelli che conosciamo.

La storia delle applicazioni del Common-rail Bosch inizia con l'Alfa Romeo156 JTD e la Mercedes C220 CDI, che lo adottarono nel 1997. Negli anni successivi le vendite di questa tecnologia aumentarono rapidamente, portando la produzione complessiva dei Common-rail Bosch a 3 milioni di unità nel 2001, a 10 milioni nel 2002 e a 50 milioni nel 2009.

Solo lo scorso anno Bosch ha prodotto circa 9 milioni di sistemi Common-rail. I componenti necessari per questa tecnologia provengono da una rete internazionale che comprende 17 stabilimenti, fra cui il sito produttivo italiano di Modugno (Bari).

I sistemi Common-rail di prima generazione lavoravano ad una pressione di esercizio pari a 1.350 bar, ma, con la successiva generazione denominata CRS2, sono stati raggiunti i 2.000 bar, permettendo al carburante di essere dosato con maggior precisione da delle elettrovalvole che consentono fino a otto iniezioni per ciclo.

Bosch propone inoltre la terza generazione del sistema, il CRS3, caratterizzato da iniettori piezoelettrici, che permettono di dosare quantità di carburante inferiori con maggior accuratezza, riducendo ulteriormente le emissioni di NOx.

In questo sistema, la pressione d'iniezione sale fino ai 2.200 bar. Ma in Bosch si guarda al futuro, e, come precisato in apertura, è attualmente in fase di lavorazione un sistema capace di lavorare ad una pressione di 2.500 bar e che sarà abbinato ad un impianto per il trattamento degli NOx nei gas di scarico denominato Bosch Denoxtronic, pensato per rispettare le più severe direttive sulle emissioni, tra cui la normativa Euro 6 in vigore in Europa dal 2014 o la Tier 2 Bin 5 negli Stati Uniti.

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