Bortolomiol: «Storytelling fondamentale nel marketing automotive»

Bortolomiol: «Storytelling fondamentale nel marketing automotive»
Pubblicità
Tommaso Bortolomiol, Partner e Responsabile Corporate & Industry Relation di Quintegia, illustra quanto emerso da Automotive Marketing Forum, evento che ha visto protagonisti i principali attori della comunicazione nel settore
19 ottobre 2016

La comunicazione sta assumendo forme sempre più complesse in tutti i settori; quello dell'automobile non fa eccezione. Proprio gli specialisti del marketing dell'auto si sono incontrati alla prima edizione di Automotive Marketing Forum, per discutere delle strategie di comunicazione più efficaci. Ad aiutarci nel tirare le fila di quanto emerso dall'evento, svoltosi il 17 e 18 ottobre a Milano, è Tommaso Bortolomiol, Partner e Responsabile Corporate & Industry Relation di Quintegia, azienda che ha dato vita ad Automotive Marketing Forum. Naturale cominciare proprio dalla genesi della manifestazione. 

Come nasce l’idea di Automotive Marketing Forum?

«L’idea nasce da un’esigenza che abbiamo compreso dall’analisi del mercato e osservando gli operatori, siano essi case automobilistiche oppure concessionari di auto, che affrontano costantemente la problematica di come investire i capitali a disposizione per comunicare in maniera efficace».

Qual è il bilancio di questa prima edizione?

«Il bilancio è stato molto positivo per due ordini di motivi. In primo luogo, la risposta degli operatori, sia dal lato delle case automobilistiche che da parte dei concessionari, che hanno aderito a questa iniziativa in maniera molto numerosa. In secondo luogo, la buona risposta da parte degli addetti ai lavori della filiera, che hanno partecipato a questo evento capendone la logica e di conseguenza comprendendo avrebbero potuto sfruttare la presenza di interlocutori interessanti per il loro business nell’ambito di questo evento».

In che termini è stata analizzata la comunicazione nel settore automotive nel corso dell’evento?

«Nel corso dell’evento abbiamo costruito un panel di contenuti che desse spazio agli operatori; abbiamo coinvolto i direttori marketing di alcune case automobilistiche, come Audi Italia, Fiat e Jeep, e alcuni responsabili marketing di concessionarie auto, perché riteniamo che siano gli operatori stessi a dover raccontare la loro esperienza, il loro punto di vista, ai colleghi. Poi abbiamo dato spazio anche ad incontri intersettoriali per mostrare una prospettiva nuova, fuori dal settore auto e fornire degli stimoli agli operatori che spesso sono concentrati sul proprio ambiente».

La necessità di fare dello storytelling, quindi di riempire di contenuti la comunicazione, è un altro aspetto strategico. Tutte le case, ma anche i concessionari, stanno puntando a costruire community che condividano contenuti e storie che sono costruite intorno ai brand. Questo è un aspetto cruciale per tutti gli operatori

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Secondo lei, che ruolo deve rivestire la comunicazione nel settore automotive? Che strategie deve perseguire?

«Da quanto emerso dai contributi di ieri è fondamentale avere un approccio omnicanale, mettendo a leva tutti i canali di comunicazione, siano essi fisici o digitali, per arrivare al cliente. La necessità di fare dello storytelling, quindi di riempire di contenuti la comunicazione, è un altro aspetto strategico. Tutte le case, ma anche i concessionari, stanno puntando a costruire community che condividano contenuti e storie che sono costruite intorno ai brand. Questo è un aspetto cruciale per tutti gli operatori».

Sono emersi altri spunti dalle discussioni dell’evento?

«La conclusione principale tratta dalle discussioni è che non ci devono essere estremismi. Non dobbiamo pensare che il digitale annullerà tutto quello che è la comunicazione tradizionale. È importante costruire una strategia che metta in concerto tutti gli strumenti e le leve a disposizione: i social network, internet, l’advertising tradizionale, quindi la stampa, la cartellonistica, la televisione e la radio. È una rete fondamentale per costruire engagement nei confronti del consumatore».

L’iniziativa verrà replicata il prossimo anno?

«Assolutamente sì. Punteremo molto a coinvolgere ancora di più le agenzie di comunicazione, i centri media, le concessionarie pubblicitarie, che sono degli attori fondamentali per questo tipo di evento».

Pubblicità