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Negli Stati Uniti, il limite di 30 km/h imposto a Bologna è diventato oggetto di scherno. I cittadini americani hanno espresso incredulità e ironia di fronte alla decisione della città italiana di rallentare il traffico. Molti ritengono che la misura sia eccessiva e che possa ostacolare la vita quotidiana.
La controversa decisione di Bologna di adottare un limite di velocità così basso ha attirato l'attenzione anche oltre oceano. Luca Mazzoli, un tassista locale, è diventato il simbolo della frustrazione dei residenti, avendo postato un cartello nel suo taxi per spiegare ai passeggeri il motivo della guida lenta.
Molti in America hanno trovato ridicolo il limite di 30 km/h, soprattutto considerando che Bologna è stata la prima città italiana a implementarlo. Molti ne hanno riso, suggerendo sarcasticamente che "una città deve muoversi", come sottolineato da Mazzoli.
Ecco quindi che il New York Times titola un suo articolo dicendo che La Terra della Ferrari e della Lamborghini ha un nuovo limite di velocità, un titolo che punge e evidenzia come Bologna possa essere solo l'inizio.