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Anno nuovo, vecchie scadenze? Per niente: anzi, per le principali questioni che riguardano gli automobilistici, come revisione, patente, bollo e pedaggi delle autostrade, il quadro generale è cambiato radicalmente.
Tutta colpa, certo, della pandemia, che ha scombussolato l’agenda abituale: sul calendario degli obblighi abituali sono intervenuti in modo pesanti i diversi decreti governativi, che con nuove disposizioni, rinvii delle scadenze ed agevolazioni tributarie emanate diverse disposizioni normative con agevolazioni varie, hanno modificato la situazione.
Quindi, tra “Decreto Cura Italia”, “Decreto Rilancio”, “Decreto Agosto” e quello legge 129 “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza per evitare sbagli.
Il differimento al 31 dicembre 2020 della sospensione del versamento delle entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione, comporta che i pagamenti in scadenza dall’8 marzo al 31 dicembre 2020 dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione e, dunque, entro il prossimo 31 gennaio, mentre per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della “zona rossa” indicata nell’allegato 1 del DPCM 1° marzo 2020, la sospensione decorre dal 21 febbraio 2020.
Inoltre, il DL 129/2020 prevede per i piani di dilazione già in essere alla data dell’8 marzo 2020 e per i provvedimenti di accoglimento delle richieste presentate fino al 31 dicembre 2020, la decadenza del debitore dalle rateizzazioni accordate viene determinata nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque rate previste in origine.
Per i debiti scaduti nel 2019 resta la possibilità, introdotta dal DL 34/2020, di chiedere la dilazione del pagamento per le somme ancora dovute.
Il costo della procedura di revisione per autoveicoli e motoveicoli, fermo alla stessa tariffa da tredici anni, aumenta nel 2021 di 9,95 euro, manovra affiancata dall’inedito bonus che di fatto lo annulla: lo prevede l’emendamento alla manovra, e già approvato in Commissione Bilancio alla Camera, che prevede per la prima revisione svolta entro tre anni (e non quattro come prevede la legge) l’esenzione dall'aumento.
Un’agevolazione di cui si potrà godere una sola volta e per un solo veicolo, il cui spirito risiede nel tentativo di ridurre il numero dei veicoli non revisionati e nel contempo aumentare la sicurezza sulle strade.
Attenzione alle scadenze: i veicoli con revisioni prevista fra marzo e agosto godono di una proroga di sette mesi, mentre le revisione in scadenza a ottobre a dicembre potranno essere svolte senza penali fino al 28 febbraio 2021.
Rimane critica la situazione relativa ai veicoli pesanti, che in termini di revisione e collaudi hanno accumulato un ritardo valutato in circa dodici mesi: un emendamento approvato in Commissione Trasporti prevede la possibilità per le strutture private di effettuare tali operazioni, riducendo così la tempistica di attesa.
Dalla proroga della durata solo per le zone dove erano sospesi gli esami, ora grazie ad un’emendamento la norma è estesa a livello nazionale: quindi tutti i fogli rosa scaduti (fino al 28 ottobre 2020) sono stati resi ancora validi fino al 13 gennaio, prima che un nuovo provvedimento li prorogasse ulteriormente fino al 30 aprile 2021.
Di fatto, il foglio rosa ha così validità di dodici mesi, e non i tradizionali sei.
Proroghe in vista anche per le patenti scadute: la nuova scadenza da segnare in agenda è quella del 30 aprile 2021, utile a rinnovare per le patenti scadute tra il 31 gennaio 2020 e il 29 aprile 2021 senza .
Nessun aumento, infine, dei pedaggi nella quasi totalità della rete autostradale almeno fino al 31 luglio: come già per il 2020, anche nel 2021 gli adeguamenti delle tariffe sono stati congelati.