Bollo auto: ecco come funziona negli altri Paesi

Bollo auto: ecco come funziona negli altri Paesi
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Emissioni di CO2, cilindrata, potenza: questi i parametri più diffusi per calcolare la tassa di possesso da parte dei nostri “vicini”: Francia, Germania, Spagna e Regno Unito
11 maggio 2016

Punti chiave

Di recente si fa un gran parlare dell'abolizione del bollo auto. L'ultima proposta, approdata in Parlamento poco tempo fa, prevede di sostituire la tassa di possesso introducendo una accisa di circa 15 centesimi per ogni litro di carburante venduto. Ma come funziona il bollo negli altri Paesi dell'area europea vicini al nostro?

Iniziamo col dire che dalla riscossione del bollo tra vetture e veicoli commerciali l'Italia raccoglie annualmente circa 6,1 miliardi di euro (ultimo dato del 2014). Limitandoci a mercati simili al nostro per caratteristiche e parco circolante, i cosiddetti “major markets” dell'UE, fa meglio solo la Germania con quasi 9 miliardi di euro (ultimo dato disponibile al 2012), seguono il Regno Unito con 7,4 miliardi, mentre la Spagna può contare su 2,8 miliardi. La Francia raccoglie invece solo 997.000 euro.

L'importo, però, non viene calcolato dappertutto nella stessa maniera. Se in Italia attualmente l'importo da pagare viene ricavato in ragione dei kW sulla base di tassi variabili per categoria ambientale (Euro 0, 1, 2...) e da Regione a Regione, altrove non è così.

In Germania vengono prese in considerazione la cilindrata e le emissioni di CO2 : le auto a benzina pagano 2 euro per 100 cm3, mentre le Diesel 9,5 euro per 100 cm3. A ciò si aggiungono 2 euro sia per le benzina che per le Diesel per ogni grammo di CO2 eccedente i 95 g/km.

In Francia il bollo auto semplicemente non esiste per i privati, ma solo se la vettura in questione non eccede i 190 g/km in termini di emissioni di CO2. In questo caso si paga una tassa fissa di 160 euro. E questo spiega i minori introiti del fisco transalpino da questa imposizione.

La Spagna adotta un metodo differente, utilizzando un dato simile ai nostri vecchi “cavalli fiscali”, un valore calcolato dagli uffici governativi. Gli scaglioni sono quattro: potenza uguale o inferiore a 8 cavalli fiscali (importo minimo 12,62 euro), 8-11,99 (34,08), 12-15,99 (71,94), 16-19,99 (89,61), uguale o superiore a 19,99 (112). Gli importi però possono variare da città a città. Ad esempio a Madrid una vettura con più di 19,99 cavalli fiscali paga come minimo 202 euro.

In Inghilterra sono invece in vigore tredici scaglioni progressivi suddivisi sulla base delle emissioni di CO2, che dal 2001 hanno sostituito la cilindrata: si va dalle 0 sterline per una vettura che emette fino a 100 g/km, alle 180 per le vetture che ne emettono da 151 a 165 fino alle 505 sterline per le oltre 205 g/km. Nel Regno Unito il bollo si può pagare per l'intero anno oppure, per un importo leggermente superiore, per sei mesi.

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