Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Troppo spesso attorno al pagamento del bollo auto, che per precisione andrebbe chiamato tassa automobilistica, aleggia una certa confusione. Per non rischiare di prendere fastidiose multe e per sgomberare il campo da luoghi comuni e presunte convinzioni che passano di bocca in bocca “per sentito dire”, occorre fare un po’ di chiarezza.
Che cos'è il bollo
Innanzitutto è bene spiegare che cos’è il bollo. Si tratta di un tributo locale applicato a tutti gli autoveicoli e i motoveicoli immatricolati in Italia, da versare a favore della regione di residenza. Le persone che risultano essere proprietarie di uno o più veicoli al Pubblico Registro Automobilistico, sono tenute quindi a versare una quota annuale per poter circolare regolarmente sul territorio nazionale. Di fatto si tratta di una tassa di possesso e non di circolazione (come viene definita a volte erroneamente), dal momento che deve essere pagata in ogni caso, anche se il veicolo non viene utilizzato e rimane parcheggiato in garage.
Come viene calcolata la tassa automobilistica
La tassa automobilistica viene calcolata annualmente secondo diversi parametri che tengono conto delle direttive regionali, della potenza del veicolo in kW e dell’impatto ambientale che questo ha sull’ambiente. In poche parole maggiore sarà la classa d’inquinamento di appartenenza (Euro 0, 1, 2, 3, 4, 5) e minore sarà la potenza del veicolo, più bassa sarà la tassa da pagare annualmente.
Naturalmente la tassazione prevede una serie di agevolazioni, che variano da regione a regione, per le auto meno inquinanti come quelle alimentate a GPL o a metano o per i veicoli elettrici, ma non mancano pesanti rincari per chi possiede mezzi che vengono considerati dalla legislazione molto potenti.
Il superbollo: come si calcola
Con un decreto stabilito dal Governo Monti nel tentativo di colpire con una tassazione maggiore i cittadini italiani ad alto reddito, lo Stato applica il famigerato superbollo ai veicoli con potenza superiore a 185 kW (251 CV). In questo caso sono previsti 20 euro/kW per ogni kW superiore alla soglia prefissata nel caso in cui l’auto sia di nuova costruzione, 12 euro/kW in caso abbia cinque anni di vita, 6 euro/kW nel caso ne abbia dieci e 3 euro/kW dopo quindici anni. In ogni caso dopo i vent’anni dalla data di costruzione non c’è più bisogno di versare l’addizionale.
La fascia di reddito viene fatta corrispondere alla potenza del motore...
Per farsi un’idea basta pensare che un’auto Euro 4 da 265 CV (195 kW) come una Renault Mégane RS immatricolata in Lombardia dovrà pagare ogni anno circa 786 euro, ma per capire gli effetti esponenziali del superbollo basta dire che una BMW M3 Coupé da 420 CV (309 kW) immatricolata nel 2012 pagherà in Lombardia circa 3.000 euro all’anno. Per estremizzare gli effetti del superbollo infine è sufficiente pensare che un’ipotetica Bugatti Veyron Supersport da 1.200 CV immatricolata sempre in Lombardia sarebbe costretta a pagare circa 14.500 euro all’anno!
Una volta entrato in vigore, il meccanismo del superbollo ha fatto molto discutere in Italia perché associa direttamente la potenza di un veicolo alla fascia sociale di appartenenza di una persona, come se i CV sviluppati dal motore, e non invece il reale valore del veicolo, possano testimoniare la fascia di reddito di un individuo.
Quando pagare bollo e superbollo
Il rinnovo del bollo deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza riportata sul tagliano. Nel caso in cui l’ultimo giorno utile sia sabato o festivo, il limite si estende al seguente giorno lavorativo senza l’applicazione di nessuna mora.
Dove pagare?
Al giorno d’oggi è possibile pagare il bollo attraverso diverse modalità. Innanzitutto si può ancora versare la tassa automobilistica presso tutti gli uffici Postali, compilando l’apposito modulo e pagando una commissione di 1 euro. È possibile pagare il bollo anche presso i tabaccai convenzionati, che applicano in questo caso una commissione di 1,87 euro, ma si può scegliere di regolarizzare la tassa automobilistica anche presso le agenzie di pratiche auto convenzionate (1,87 euro di commissione), le uniche strutture peraltro che sono in grado di correggere eventuali errori presenti sul bollo.
Da tempo è possibile pagare anche via web grazie al servizio Bollonet dell’ACI o direttamente sul sito delle regioni che prevedono un sistema di pagamento online. In questo caso le commissioni differiscono da regione a regione.
Cosa accade in caso di mancato pagamento
In caso di mancato pagamento del bollo si è soggetti ad una maggiorazione o mora, che naturalmente cresce con l’aumentare dei giorni di ritardo. Se si effettua il pagamento entro 14 giorni dalla data di scadenza prevista, l’ammenda prevista è pari allo 0,2% in più dell’importo iniziale per ogni giorno trascorso dalla data prevista per il rinnovo. Dopo il quindicesimo ed entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza invece, la sanzione prevista per il mancato pagamento è pari al 3% in più del costo annuale, a cui vanno aggiunti gli interessi legali giornalieri (calcolati sugli effettivi giorni di ritardo) pari al 2,5% sulla base annua.
Dopo i 30 giorni dalla scadenza, la sanzione sale al 3,75% in più a cui si aggiungo gli interessi legali giornalieri per il numero di giorni effettivi di ritardo. In caso sia passato un anno invece, le legge prevede un 30% in più del costo originario a cui si aggiunge un 1% in più per ogni semestre di ritardo. Il caso più grave si verifica alla scadenza del terzo anno di ritardo, a cui fa seguito un avviso di pagamento. Nel caso in cui il proprietario non paghi il bollo con tutte le more accumulate entro un mese dal recapito dell’avviso, il veicolo verrà cancellato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) con ritiro della targa e del libretto di circolazione.
Per evitare multe e sanzioni, che possono diventare anche molto salate, è importante pagare il bollo con regolarità perché il sistema di controllo dei pagamenti è ormai informatizzato e quindi l’Agenzia delle Entrate prima o poi rileva inevitabilmente eventuali mancanze.