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Due settimane per trovare una soluzione alla vicenda relativa al bollo per i veicoli del noleggio a lungo termine: tra Governo ed Aniasa, l’associazione di settore, il confronto prosegue e sembra ci siano stati passi in avanti nella trattativa.
Ricordiamo che il Decreto Agosto, approvato due mesi fa, ha previsto la proroga appunto al 31 ottobre del pagamento del bollo auto per i veicoli a noleggio a lungo termine.
Uno slittamento quasi dovuto, visto che sul tavolo resta ancora irrisolta la principale questione: l’obbligo del pagamento della tassa automobilistica, infatti, dal 2020 non è più in capo al proprietario del veicolo, che resta l’impresa di noleggio, ma è passato all’utilizzatore, il cliente materialmente alla guida della vettura.
Una vera svolta copernicana, un cambio di normativa destinato a creare non poche confusioni e problemi: pur ispirata a quanto accade in parallelo già da diversi anni nel campo del leasing finanziario, per il noleggio è di difficile applicazione.
«Si tratta di una norma - aveva fatto notare Aniasa - non solo in controtendenza con i nuovi scenari di mobilità, ma rischia anche di compromettere i vantaggi economici che la formula del noleggio a lungo termine con i suoi servizi flessibili e “all inclusive“ garantisce da anni all’intero sistema economico. La novità riguarda quasi 150.000 clienti, tra cui 85.000 aziende, 3.200 pubbliche amministrazioni e 60.000 privati, che utilizzano oltre 1 milione di veicoli a noleggio e risiedono in venti Regioni diverse, con specifiche regolamentazioni in merito. Si tratta di un passo indietro che ci riporta a trenta anni fa e che equivale all’esatto contrario del concetto di smart mobility».
Ancora Aniasa sottolineava come «l’origine della nuova disposizione, da ricercarsi nei principi del federalismo fiscale circa la territorialità delle imposte, rischia di far crescere i costi per il noleggio: si pagherà infatti nella Regione dove il cliente ha residenza o sede sociale, con un aumento fiscale di circa il 30-40%. Finora, immatricolare e pagare il bollo in Regioni o Province autonome costava meno, con vantaggi economici per la clientela del noleggio».
La soluzione potrebbe essere quella delineata dal decreto del MEF di fine settembre, redatto insieme al Ministero di Infrastrutture e Trasporti, che ipotizza per le società di noleggio il pagamento cumulativo dei bolli auto sui veicoli dei loro clienti, mentre la Conferenza Stato-Regioni sta studiando modelli di semplificazione degli adempimenti su tutto il territorio nazionale.
Ed ancora non è escluso che si arrivi ad un bollo unico per il noleggio, stabilendo cioè un solo importo da pagare per i veicoli a noleggio, valido per tutte le Regioni, la soluzione di sintesi migliore.