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Per instaurare rapporti diretti e trasparenti con i cittadini le istituzioni hanno la possibilità di servirsi efficacemente da diversi anni della comunicazione online, che garantisce un’informazione facilmente accessibile, capillare e soprattutto immediata.
Molte amministrazioni pubbliche e numerosi enti comunali, specialmente quelli delle grandi città, sembrano aver recepito fino in fondo questa grande opportunità e da diverso tempo si servono di siti internet, social network e newsletter per tenere aggiornati i propri cittadini.
Il ritardo nella comunicazione
Non tutti però si dimostrano sempre così abili a sfruttare le opportunità messe a disposizione dalla rete, come dimostra perfettamente l’Agenzia Roma servizi per la Mobilità. La società del Comune di Roma ha infatti comunicato sul proprio sito internet che il bollino blu per auto e moto non sarebbe stato più necessario con un ritardo di quasi 10 mesi dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni che ne abolivano l’obbligatorietà.
Da febbraio ad oggi quindi motociclisti ed automobilisti residenti nella provincia di Roma hanno continuato a pagare i 3,02 euro per esporre sui propri veicoli un bollino blu adesivo che in realtà però non aveva più alcun valore giuridico.
Nel frattempo il Comune di Roma non ha smesso quindi di incassare i soldi provenienti dalla vendita del bollino, appropriandosi indebitamente di denaro che di fatto non gli spettava. Una legge nazionale infatti, inserita nelle disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo, ha abolito definitivamente il bollino blu che normalmente veniva pagato al momento della revisione biennale.
Più di due milioni di euro non dovuti nelle casse del Comune?
Considerando che nella provincia di Roma vengono effettuate ogni anno circa 1 milione di revisioni grazie a circa 600 officine autorizzate non è difficile ipotizzare che nelle casse pubbliche siano entrati più di due milioni di euro assolutamente non dovuti.
Ad andarci di mezzo non sono solamente automobilisti e motociclisti, ma anche le stesse officine autorizzate per le revisioni che in questi mesi hanno acquistato in anticipo migliaia di bollini blu al costo di 1,72 euro l’uno che solo oggi si scoprono essere completamente inutili.
A questo punto le associazioni di categoria chiedono il rimborso delle somme versate indebitamente alle casse pubbliche, sperando che venga riconosciuta la mancata comunicazione da parte della società del Comune di Roma al momento opportuno.
Fonte: Il Messaggero