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Dopo la conferma ufficiale sull'effettiva entrata in produzione della spettacolare Z4 Coupè, BMW ha diffuso le prime foto ufficiali della vettura. Torniamo quindi a occuparci di questa muscolosissima sportiva, proponendovi un'inedita fotogallery del modello definitivo, e la cosa ci fa sinceramente piacere, perchè a Francoforte il prototipo ci aveva colpiti dritti al cuore e oggi possiamo constatare come la vettura stradale sia praticamente identica alla concept originaria.
Tutto ha inizio a Francoforte...
Fino a pochi anni fa le cose erano più semplici : le coupè avevano il tetto in metallo, mentre le spider avevano una leggera capote in tela, al massimo ripiegabile elettricamente, e generalmente queste ultime nascevano qualche mese dopo le prime, da cui derivavano. Poi è scoppiata la moda delle CC è le carte si sono rimescolate. Al recente Salone di Francoforte, tanto per fare un esempio, le coupè-cabriolet con tetto in metallo si sprecavano, al punto da non farci quasi più caso.
In BMW, però, hanno voluto percorrere una strada del tutto diversa, prendendo una roadster “pura” (e bellissima) come la Z4 per ricavarne una muscolosissima coupè. Insomma, il mondo sembrava girare all’incontrario allo stand BMW, ma a girare erano soprattutto gli sguardi ammirati del pubblico, perché il risultato può piacere o meno ma certamente non lascia indifferenti.
Ricordate la Z3 Coupè?
A questo punto usciamo subito allo scoperto confessando di non essere del tutto imparziali presentandovi questa Z4 Coupè. Chi scrive, in particolare, è sempre stato un fan accanito della precedente Z3 Coupè: non solo sapeva coniugare sportività e praticità con quel suo bagagliaio
Questa premessa è utile a introdurre la Z4 Coupè perché di fatto la ricetta non è cambiata rispetto alla progenitrice, semmai si è ulteriormente insaporita, con una linea più raffinata e contenuti tecnologici all’altezza dei giorni nostri.
Spalle larghe e coda corta
Dal punto di vista stilistico la vettura mantiene le proporzioni e le linee sinuose della roadster da cui deriva, a partire dal cofano motore allungato, l’abitacolo arretrato e gli sbalzi anteriori e posteriori contenuti. Il gioco di superfici concave e convesse che caratterizza la fiancata prosegue anche nella zona posteriore, caratterizzata dall’ampio lunotto il cui andamento morbido contrasta felicemente con la coda tronca. Altri particolari suggestivi sono i passaruota posteriori in bella evidenza, lo spoiler ricavato sul bordo del baule e il fascione paraurti decisamente “muscoloso”.
Infine, tutto da ammirare è anche il tetto con due “gobbe” – di fatto si tratta di semplici scalanature – che rappresentano un bel tocco dal sapore retrò: sulle auto da corsa del passato, infatti, questa soluzione consentiva di guadagnare qualche centimetro prezioso in altezza, all’interno dell’abitacolo.
Il tutto su un corpo vettura decisamente compatto: 4.091 mm di lunghezza, 1.781 mm di larghezza e solo 1.268 mm di altezza, con un peso a vuoto contenuto in 1.395 kg.
Più che valida, infine, la capacità di carico ottenuta con
Un “cuore” conosciuto e tanta elettronica
Due le motorizzazioni previste al momento del lancio e per una volta già la "base" è sufficiente ad accelerare il battito cardiaco: si tratta infatti dell'apprezzatissimo sei cilindri in linea di 3.0 litri da 265 CV e 315 Nm di coppia massima. Abbinato ad un cambio manuale a sei marce, permette alla Z4 Coupè di scattare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, di riprendere in quarta marcia da 80 a 120 km/h in soli 5,2 secondi e di raggiungere una velocità massima autolimitata a 250 km/h. Il consumo? Nemmeno eccessivo in rapporto alle prestazioni: BMW dichiara 8,9 litri per 100 km nel ciclo combinato.
Naturalmente non mancano i più moderni sistemi di assistenza alla guida, grazie al Dynamic Stability Control (DSC) e alle sue numerose sottofunzioni. Più in dettaglio, il controllo della stabilità ASC regola lo slittamento in accelerazione riducendo la potenza motore e frenando solo la ruota che slitta, stabilizzando la vettura. Nelle frenate leggere in curva, il Cornering Brake Control (CBC) limita attraverso la regolazione asimmetrica della pressione freni la tendenza della vettura a chiudere. Il Dynamic Traction Control (DTC) migliora la spinta in avanti su fondi stradali a basso coefficiente di attrito. Il riconoscimento di frenata di emergenza Dynamic Brake Control (DBC) massimizza in caso di necessità la pressione dei freni mentre l’Assistente di partenza attiva nell’avviamento in salita il freno per un brevissimo periodo di tempo, così da prevenire un rotolamento indietro. Quando il guidatore alza improvvisamente il piede dal pedale dell’acceleratore, la funzione Predisposizione freni avvicina
La funzione Freni asciutti automatici ottimizza le prestazioni del freno di esercizio su fondi stradali bagnati.
Z4 M Coupè
Vero pezzo forte della gamma, comunque, è la versione M, disponibile fin dal debutto della nuova coupè tedesca.
Rispetto alle Z4 Coupè "standard", le modifiche estetiche sono minime, come potete vedere nella fotogallery (la versione M è l'esemplare blu): a parte l'immangacible M in cosa, troviamo un diverso fascione inferiore, cerchi in lega da 18 pollici di disegno specifico e soprattutto le due coppie di terminali di scarico che fanno bella mostra di sè in coda.
Il propulsore è il noto sei cilindri in linea con cilindrata 3.246 cc, già utilizzato sull'attuale generazione della M3: la potenza è quindi pari a 343 CV a 7.900 giri/min., con una coppia di 365 newtonmetri a 4.900 giri/min. (ma l'80% della coppia è disponibile già a 2.000 giri), mentre il regime massimo è a quota 8.000 giri/min.
Il tutto garantisce una potenza specifica di 106 CV/litro. Sulla strada questo si traduce in un’accelerazione fulminante: da 0 a 100 km/h in 5,0 secondi. Per la ripresa in quarta da 80 a 120 km/h dovrebbero essere necessari solo 5 secondi, mentre la velocità massima è ovviamente autolimitata a 250 km/h.
Particolare attenzione, per esaltare le prestazioni di un simile cuore, è stata posta alla trasmissione, con un manuale a sei marce dagli innesti corti e un differenziale M che varia il bloccaggio a seconda del regime di rotazione del motore (anche questo trapiantato dalla M3).
Naturalmente l'assetto è stato rivisto in funzione delle nuove, stratosferiche prestazioni, così come lo sterzo e l'impianto frenante, che adotta lo stesso sistema ad alte prestazioni della M3 CSL.
BMW
Via dell'Unione Europea 1
San Donato Milanese
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02 51610111
https://www.bmw.it/it/home.html
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