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Google inizia a diventare un serio competitor anche per le case automobilistiche. Dopo i primi test sulla sua vettura a guida autonoma, nei giorni scorsi è arrivata la decisione di procedere allo scorporo delle attività di ricerca su internet - Google Search, Youtube ed altre società - da quelle di ricerca e sviluppo, ribattezzando il complesso Alphabet.
Un nome semplice e diretto, che però ha colto impreparato uno dei maggiori costruttori mondiali di auto, ovvero BMW. La casa di Monaco ha, tra i propri asset, una società chiamata Alphabet Fuhrparkmanagement, la quale si occupa di leasing a lungo termine per privati ed aziende.
Non si è fatta attendere una risposta dalla Baviera, che ha prontamente sta avviando delle ricerche sul piano legale per tutelarsi. «È una procedura di routine, si dovrà ora esaminare quali siano le implicazioni in termini di diritti sul marchio.» commenta un portavoce BMW.
Se la società di Mountain View voleva farsi notare ancor prima di entrare nel mercato dell'auto da coloro che potranno essere un giorno dei rivali accaniti, vi è riuscita. La casa bavarese, in compagnia di Daimler e Audi, ha già avviato un accordo per l'acquisizione di Nokia Here, brand che garantisce ottima copertura nel campo delle mappe satellitare, e che verrà quasi certamente utilizzato per intraprendere la via della guida autonoma.