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Verranno comunicati nel primo pomeriggio, in seguito ad una conferenza in corso di svolgimento a Monaco di Baviera, i dettagli ufficiali dell'accordo che BMW e Toyota stanno portando a termine in merito alla possibile acquisizione del 50% della società congiunta destinata alla produzione dei motori, oltre ad una serie di altre intese aziendali.
Il colosso giapponese e la Casa bavarese avevano già avviato una serie di relazioni industriali, tra cui la fornitura di motori turbodiesel BMW 1.6 e 2.0 Euro6 a partire dal 2014 e una cooperazione per realizzare e sviluppare insieme una nuova generazione di batterie agli ioni di litio.
Ora, con l'allontanamento tra BMW e PSA (che fa seguito all'ingresso della General Motors nel capitale del Gruppo francese) la possibilità - già ventilata nei giorni scorsi - di un allargamento delle cooperazioni si concretizzerà con l'annuncio di oggi 29 giugno.
BMW aveva avviato con PSA nel 2005 la produzione dei motori della gamma "Prince" 1.4 e 1.6 a benzina dopo aver sottoscritto il relativo accordo nel 2003. Secondo alcune fonti tedesche, l'annuncio di oggi dovrebbe riguardare anche l'acquisto da parte di BMW della quota del 50% della società congiunta destinata alla produzione dei motori (con passaggio dei diritti di proprietà industriale alla Casa di Monaco) e anche l'uscita di PSA dalla BPCE (Bmw Peugeot Citroen Electrification) l'altra società creata nel 2011 per dedicarsi allo sviluppo di elementi e tecnologie destinati alle auto ibride plug-in o 100% elettriche.
Un'area di cooperazione che interessa a BMW è sicuramente anche quella della nuova famiglia di motori modulari a 3, 4 e 6 cilindri, rispettivamente da 1.5, 2.0 e 3.0 litri. Un programma ambizioso ma anche costoso, che sarà strategico per tutte le prossime generazioni di auto del brand dell'Elica Biancoblu e del suo marchio giovanile, ma che attraverso una condivisione dei costi e degli sviluppi con Toyota potrebbe essere favorito e accelerato.
Il primo modello ad utilizzare queste unità dovrebbe essere la prossima generazione della Mini, in calendario per il 2013. BMW, che ha importanti programmi per questo brand e per la nuova famiglia delle Serie 1 realizzata sulla stessa piattaforma a trazione anteriore, potrebbe inoltre avvalersi della cooperazione con Toyota per proporre in tempi rapidi anche una variante Hybrid Plug-in della Mini, offerta molto valida per svariati mercati mondiali tra cui quello Statunitense.