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È cominciato il conto alla rovescia per l'inizio del Campionato Italiano Gran Turismo: l'emergenza COVID-19 non ha fermato la macchina organizzativa di ACI, né tantomeno quella di BMW Team Italia, che nella stagione 2020, al via al Mugello il 19 luglio prossimo, schiererà la M4 GT4 e la M6 GT3. «Per noi la riapertura della stagione è come la campanella a scuola, possiamo tornare a divertirci - spiega Federico Izzo, il responsabile marketing di BMW Italia -. Il rapporto di BMW con la pista va al di là del periodo, è parte del nostro DNA». Lo stesso legame stretto con le corse del team Ceccato, che, come ormai di tradizione, curerà le operazioni in pista della casa dell'Elica nell'Italiano GT.
Il proprietario del team Ceccato, l'ex campione italiano di rally Gianfranco Ceccato, è particolarmente entusiasta della stagione che si appresta a cominciare, anche per la presenza, nel weekend di gara di Monza a novembre, di una guest star d'eccezione, Alex Zanardi. «Per noi la sua presenza è fonte di grande entusiasmo. È anche uno stimolo per migliorare e dargli una vettura competitiva a Monza», per la corsa Endurance GT3. Per fare tutto questo, però, si è dovuto faticosamente ricominciare dopo il lockdown: «Non è facile gestire la stagione: le gare sono accorpate, serve grande organizzazione». Per le vetture, spiega Ceccato, il problema non si pone: «a fine 2019 abbiamo iniziato il lavoro di preparazione per il 2020, e a marzo eravamo già a buon punto».
L'obiettivo, dopo aver perso il titolo per un soffio nel 2019, è quello di prendersi una rivincita. «Quest’anno ci siamo messi a testa bassa a lavorare, vogliamo rifarci e portare Stefano e Alex sul podio a Monza. Ce la metteremo tutta». Dello stesso avviso di Ceccato è anche il team manager di BMW Team Italia, Roberto Ravaglia: «Migliorarci è il nostro obiettivo, anche se non sarà facile. Ce la metteremo tutta, sono sicuro che otterremo un ottimo risultato». Insieme al confermatissimo Stefano Comandini, comandante di nome e di fatto della ciurma, ci saranno anche alcuni giovanissimi: «Uno è tedesco - rivela Ravaglia - si tratta di Marius Zug, che guiderà accanto a Stefano Comandini, che potrebbe essere suo padre. Simone Friggitelli – minorenne - e Francesco Guerra sono affiancati da Nicola Neri per l’endurance».
Zug e Comandini si cimenteranno al volante della BMW M6 GT3, che Ravaglia definisce «una macchina stupenda». «BMW Italia ha deciso di portarla in pista con una tinta nera. Speriamo ci porti fortuna», aggiunge il team manager. Riccitelli e Guerra, invece, avranno a disposizione la BMW M4 GT4 con cui correranno il campionato Sprint GT4, e, con l'aggiunta di Nicola Neri, il campionato Endurance GT4. La preparazione per la stagione 2020 è cominciata con dei test il 3 e 4 giugno a Misano, dove i piloti del BMW Team Italia impegnati con la M4 GT4 torneranno in azione anche il 26. Gli ultimi collaudi prima del debutto al Mugello sono in programma il 7 e 8 luglio.
La stagione 2020 del Campionato Italiano Gran Turismo prenderà il via, come anticipato, al Mugello il 18-19 luglio, e proseguirà fino al 6 dicembre, con la gara finale a Vallelunga. Nessuna corsa è stata cancellata: Monza e Vallelunga sono solo state spostate a fine stagione, in autunno. Una sfida che non spaventa Ravaglia: «ai miei tempi - dice l'ex campione del mondo Turismo - si faceva la Coppa Carri a Monza il 31 ottobre». Il format del campionato resta quello dello scorso anno, con quattro gare della Serie Endurance dalla durata di 3 ore e quattro tappe della Serie Sprint formate da due gare di 50 minuti + 1 giro. I titoli assegnati per ogni serie saranno ben otto.
Pronto alla sfida è sicuramente Stefano Comandini, che racconta con entusiasmo il battesimo in pista con la M6 GT3 per il 2020: «Guidare la M6 è stata un'emozione grandissima; la macchina è fatta molto bene. Dopo alcune difficoltà di gioventù della vettura, la macchina è competitiva. Speriamo di poter andare ancora meglio: le prime indicazioni pista sono positive». Le GT3, spiega Comandini, sono delle «macchine molto professionali, performanti. Sono praticamente dei prototipi: a parte telaio e motore di serie resto è tutto fatto ad hoc». La M6 GT3, nello specifico, è equipaggiata con un motore «otto cilindri da 600 CV, gestito anche con l'aiuto dell'elettronica. È una macchina con peso non da libellula, ma molto agile».
Comandini si dice abituato ad essere «circondato da giovani». «La mia veneranda età - scherza Comandini, classe 1967 - mi dovrebbe spingere a passare dall’altra parte del muretto, ma mi sento ancora un ragazzino. BMW mi fa fare da 'chioccia'. È un compito di una certa responsabilità». Così come lo è gareggiare al fianco di Zanardi a Monza: sarà infatti proprio Comandini a condividere con l'atleta paralimpico la M6 GT3 in occasione della gara di Monza. «Ho molto da imparare da Alessandro: è una persona aperta, non ha segreti», riflette Comandini. La tappa di Monza, come spiega Zanardi, «quest’anno rappresenta qualcosa di più che una semplice gara, soprattutto per la valenza che assume nella regione più colpita dalla crisi epidemiologica. Correre a Monza incarna la volontà di ripartire, di rimettersi in viaggio dopo il difficile periodo che abbiamo vissuto. Sarà bellissimo poter risalire sulla BMW M6 e riprovare le emozioni della gara». E che ripresa sia.