BMW si impegna su traffico e pargheggi

BMW si impegna su traffico e pargheggi
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I pregetti BMW per rendere più agevole la mobilità nelle aree urbane
12 marzo 2006

Come scorre il traffico? Per rispondere a questa domanda la BMW già da molti anni usa vari metodi e sensori per raccogliere dati di traffico.  Ad esempio i tradizionali sistemi stazionari di misura forniscono informazioni sui flussi di traffico in autostrada e sulle strade principali.  Moderni sistemi di localizzazione automatica dei veicoli permettono per la prima volta di calcolare correttamente e realisticamente i tempi di spostamento, e la raccolta di dati mediante ricognizioni aeree costituisce un metodo diretto e di primaria importanza per monitorare le condizioni di traffico in una vasta area geografica.  Il più recente progresso in tal senso è rappresentato dalla cosiddetta tecnologia “Floating Car”, mediante la quale vengono registrati dati di traffico, stato delle strade e condizioni atmosferiche in un’intera regione. 
Le informazioni raccolte vengono poi trasmesse telematicamente e diffuse su tutta la rete.

Questa tecnica di elaborazione dati serve a fornire informazioni molto affidabili, a sviluppare nuovi metodi previsionali e a verificare la validità dei processi di misura esistenti.
Tutte queste modalità servono complessivamente a individuare e capire le cause delle congestioni di traffico, e principalmente ad evitare che si formino, offrendo così agli automobilisti una migliore mobilità.
Anzitutto da che cosa è prodotta una congestione di traffico, come si diffonde nella rete stradale e come avviene il ritorno alle condizioni normali – sono questi i temi fondamentali presi in considerazione dalla Ricerca sulle Condizioni Critiche di Traffico condotta dal Gruppo BMW.  Per consentire confronti internazionali, i ricercatori della BMW operano in stretta collaborazione con esperti americani, e i risultati sono sorprendenti: le congestioni di traffico non sono necessariamente congestioni!  Perché

 

mentre in molti casi una congestione di traffico è causata da “colli di bottiglia effettivi” come il restringimento di un’autostrada da tre a due corsie, o la presenza di automezzi pesanti sulla corsia di sorpasso, un fenomeno frequente in Germania ma non negli Stati Uniti è la propagazione a ritroso dell’ingorgo in ondate che si ripercuotono su estensioni di chilometri o miglia.

Simulazione per migliorare la comprensione
Oltre alle ricerche reali su strada, già da parecchi anni il Gruppo BMW riproduce i fenomeni di traffico mediante simulazioni virtuali. Adottando il principio “dalla strada direttamente al computer” la BMW visualizza realisticamente tipiche situazioni critiche mediante il computer, con l’obiettivo di valutare e ottimizzare i sistemi di gestione del traffico e di assistenza agli automobilisti.  Applicando metodologie messe a punto da un’équipe di esperti, si rende possibile identificare le cause delle congestioni di traffico e stimare i tempi di percorrenza in base a dati campione, come pure simulare sul computer il servizio informativo agli automobilisti.
Ad esempio il programma di simulazione PELOPS sviluppato dal Gruppo BMW, in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Traffico che si trova nella città tedesca di Aquisgrana, studia e simula il comportamento del guidatore, le condizioni del veicolo e del traffico, e le interazioni fra questi elementi.

Al tempo stesso gli specialisti della BMW  puntano a migliorare coerentemente la rilevazione e percezione delle interferenze di flussi di traffico, poiché la qualità dei servizi d’informazione sul traffico dipende in larga misura dalla conoscenza e valutazione della situazione in atto, sia riguardo al traffico che alle condizioni meteorologiche.  Attualmente queste

 

esigenze rimangono insoddisfatte in gran parte della rete stradale:  le interferenze di traffico vengono rilevate troppo tardi, non sono localizzate con sufficiente esattezza, e non ne vengono precisate le conseguenze in termini di durata e di ritardi prevedibili. Di conseguenza l’automobilista spesso riceve l’informazione quando ormai non è più valida. correct.

Uso dell’automobile come sensore
La soluzione del Gruppo BMW è rappresentata dalla tecnologia “Floating Car”, o per brevità FCD  (Floating Car Data). Come suggerisce il nome, i “Floating Cars” sono veicoli che “fluttuano” nel traffico e funzionano da sensori mobili.  Questi veicoli sono equipaggiati di un ricevitore GPS e di un’apparecchiatura di radiocomunicazione che ne determina in ogni momento la posizione, e trasmette questa informazione e i tempi di spostamento come dati anonimi al Centro di Controllo del Traffico, dove essi vengono confrontati con quelli ricevuti da altri veicoli, per identificare eventuali congestioni di traffico.
Il sistema FCD è già oggi una tecnologia standard, con oltre 40.000 Floating Cars circolanti in Germania.  Il Gruppo BMW sta collaborando con altri costruttori per estenderne in futuro l’applicazione all’intero territorio nazionale, e questo obiettivo sarà raggiunto quando circa il 10% dei veicoli circolanti sarà dotato dell’apparecchiatura FCD.  
 
Interscambio di dati fra veicoli
L’applicazione estensiva della tecnologia Floating Car (XFCD = Extended Floating Car Data) è ancora un obiettivo per il futuro, ma è già stata sperimentata su prototipi.  Utilizzando i dati generati dal veicolo stesso, il sistema XFCD consente un’elaborazione e gestione delle informazioni ancora più precisa di quella ottenibile con il sistema sopra descritto, poiché un

 

veicolo dotato di XFCD può individuare e registrare autonomamente le condizioni di traffico, processando e valutando direttamente i dati raccolti.
Ciò fornisce informazioni su rischi locali, come ghiaccio vetrato e acquaplaning, come pure sulle condizioni di traffico in atto e sul progressivo ritorno di un congestionamento alla normalità. Il veicolo trasmette queste informazioni a un Centro di Controllo del Traffico, e contestualmente può avvertire altri utenti mediante un collegamento da veicolo a veicolo, assicurando così un flusso d’informazioni più rapido e diretto. 
Questo nuovo sistema di raccolta dati non richiede neppure l’installazione di apparecchiature aggiuntive sul veicolo.  Al contrario, il sistema XFCD utilizza la struttura costruttiva esistente, e deve solo essere dotato di programmi di software integrativi.  Infatti un moderno autoveicolo è già equipaggiato di una ricca strumentazione, che ne rileva non solo la velocità ma anche un gran numero di altri dati. 

L’ampia dotazione di apparecchiature di controllo, che va dalla gestione dinamica delle condizioni di marcia ai sistemi ausiliari di assistenza al guidatore, produce una grande varietà di dati riguardanti le condizioni del traffico, della strada e del tempo atmosferico, nonché i dati riguardanti l’accensione dei fari anabbaglianti, di profondità e fendinebbia, la temperatura esterna e quella generata dal climatizzatore, l’intervento dei freni, il funzionamento del navigatore, il sensore pioggia e i tergicristalli. 
Il maggior vantaggio del sistema XFCD è la possibilità di trasmettere direttamente ad altri veicoli tutte le informazioni.  Queste vengono processate molto più rapidamente e trasmesse attraverso apposite reti a tutti i veicoli che si trovano nell’area interessata.  Nel trasferimento dei messaggi ciascun veicolo funziona da trasmettitore, ricettore, o ripetitore temporaneo a seconda della situazione.

 

I percorsi sperimentali attivati
Il Gruppo BMW promuove il miglioramento della gestione del traffico in città, a Monaco e altrove. Ad esempio gli specialisti della BMW stanno sperimentando sistemi telematici futuribili su un tratto dell’autostrada A92, utilizzando le tecnologie più avanzate.  Una fitta rete di sensori serve a monitorare coerentemente il traffico, a seconda delle necessità, e i dati raccolti, trasmessi su banda larga, permettono una rapida identificazione dei problemi e un continuo aggiornamento delle informazioni.
I dati forniti dal sistema vengono processati direttamente dal Gruppo BMW e presso il Centro di Gestione Traffico di Monaco.  Questo serve fra l’altro a testare i sistemi di messa in allarme e a tarare i modelli di simulazione da impiegare nella ricerca.  Il monitoraggio permanente con videocamere dei percorsi prescelti offre agli automobilisti l’ulteriore vantaggio di avere un quadro esatto delle condizioni di traffico lungo il proprio itinerario, mediante il sistema BMW Online.

Per esemplificare nell’area cittadina di Monaco che cosa si può ottenere da una moderna gestione del traffico, un gruppo di esperti del Progetto MOBINET si sono impegnati a ottimizzare la circolazione sulla strade principali.  Ad esempio il programma BALANCE, un software appositamente studiato per realizzare la cosiddetta ”onda verde” mediante semafori “intelligenti” governati da un sistema computerizzato, è in grado di scegliere automaticamente la giusta sequenza dei semafori in base alle condizioni di traffico esistenti.  Poi, utilizzando i dati provenienti da un certo numero di incroci stradali,  il programma BALANCE ottimizza la scansione dei semafori in una vasta area cittadina.  Il grande vantaggio per gli utenti è un minore congestionamento unito a minori tempi di attesa:  la

 

durata degli ingorghi e delle soste forzate si è ridotta di circa il 10%, e la capacità di smaltimento della rete viaria è aumentata fino al 15%.
Attualmente a Monaco non meno di 60 semafori si adattano automaticamente alle esigenze del traffico, con l’ulteriore vantaggio che le “onde verdi” contribuiscono a ridurre il numero di veicoli fermi ai semafori, riducendo di conseguenza anche il consumo di carburante e le emissioni.

I mezzi telematici oggi già disponibili
Già dal 1999 il Gruppo BMW offre il servizio telematico di assistenza BMW. Oltre a queste sofisticate prestazioni il sistema ConnectedDrive BMW – a seconda del mercato e dell’area geografica – comprende anche i servizi BMW Online, BMW Tracking, e BMW TeleService. All’automobilista sono offerte tutte queste opzioni, per consentirgli di scegliere e associare fra loro i servizi che intende utilizzare singolarmente in qualunque momento.

Il servizio telematico di assistenza BMW
Il servizio telematico di assistenza BMW, disponibile su tutti i modelli della gamma BMW, offre all’automobilista una funzione telematica di chiamate d’emergenza e assistenza tecnica, nonché un continuo aggiornamento delle informazioni di traffico. Mediante l’intervento degli operatori del Call Centre BMW, il sistema BMW-Assist permette all’automobilista di richiedere e ricevere un’ampia varietà di informazioni relative alla località in cui si trova in quel momento o alla località di destinazione. Una particolarità del sistema è quella di individuare automaticamente l’ubicazione del veicolo quando il cliente chiama il Call Centre, garantendo in tal modo la fornitura di dati coerenti con le esigenze del cliente al momento della chiamata. Che si tratti di spettacoli cinematografici, ristoranti, alberghi o cose da vedere,

 

l’informazione trasmessa dal Call Centre arriva direttamente o al telefono o sullo schermo del navigatore della vettura.

Il servizio V-Info+ d’informazioni sul traffico, incorporato nel sistema BMW-Assist, è diventato ancora più rapido e più preciso a partire dal marzo scorso, poiché i dati forniti dal Centro di Controllo del Traffico vengono trasmessi al navigatore della vettura su un canale telematico codificato.  L’esperienza ha già dimostrato che questo servizio è molto più rapido e più aggiornato del TMC, che è il servizio pubblico d’informazioni sul traffico accessibile a tutti.  
Il sistema V-Info+ usa una propria tecnica per individuare e localizzare gli ingorghi e ogni altra alterazione dei flussi di traffico.  Questi dati provengono principalmente da circa 4.000 sensori installati nei cavalcavia autostradali, che tengono sotto controllo il traffico sulle autostrade tedesche e forniscono un quadro generale molto preciso delle condizioni di traffico e dei rischi di congestionamento.  A questi dati si aggiungono quelli forniti dai Centri di Controllo del Traffico sulle strade di grande comunicazione, ottenuti mediante sensori a induzione collocati sotto il manto stradale, e quelli forniti dalla Polizia Stradale.  Un certo numero di veicoli espressamente attrezzati operano come sensori mobili  (Floating Car Data).

I servizi personalizzati offerti dal sistema BMW-Assist sono stati recentemente amplificati, utilizzando i dati contenuti nelle Guide Michelin rosse e verdi, che si aggiungono a quelli estraibili dagli elenchi telefonici e dalle pagine gialle, e portano a oltre 350,000 il numero di punti d’interesse che il Call Centre BMW è in grado di trasferire direttamente sul display del navigatore o di comunicare per telefono.

 

Il portale mobile internet BMW-Online
Il portale mobile internet BMW-Online è assolutamente unico sul mercato, e,  rispondendo sia nell’immediato che in futuro alle più svariate esigenze dell’automobilista, dà accesso a funzioni veramente esclusive di mobilità e di assistenza sulle BMW Serie 1, Serie 3 Berlina, Serie 3 Touring, Serie 5, Serie 6 e Serie 7. Solo per fare un esempio, il sistema è in grado di guidare direttamente l’automobilista alla più vicina struttura di parcheggio con posti liberi.  E come il BMW-Assist, anche il BMW-Online è collegato direttamente al telefono e al navigatore della vettura, e permette all’automobilista di scaricare ogni informazione o indirizzo che gli interessa.

I p
archeggi: verso una diversa organizzazione
Parcheggiare la vettura senza stress nervoso e trovare più rapidamente un parcheggio grazie a più adeguate informazioni – questi sono gli obiettivi del Gruppo BMW e dell’ADAC, il più grande club automobilistico tedesco, che collaborano al servizio informativo parkinfo.com.  Come precursore nel piano di sviluppo dell’informazione all’automobilista, il Gruppo BMW ha introdotto in Germania, già dall’inizio del 2001, il primo servizio parkinfo.com di agevolazione della ricerca del parcheggio, su scala nazionale e internazionale. Ormai dunque, utilizzando il sito web
http://www.parkinfo. com e un telefono cellulare compatibile con WAP (http://wap.parkinfo.com), anche un forestiero che non abbia familiarità con le condizioni locali può trovare rapidamente e facilmente un parcheggio grazie a comode funzioni ausiliarie di ricerca.
Il sistema parkinfo funziona ancor meglio se combinato con il navigatore e con il sistema BMW Online: in tal caso il guidatore non deve far altro che premere un tasto, e il sistema gli segnalerà il parcheggio più vicino a dove si trova, o quello del

 

luogo di destinazione, compresa l’indicazione del numero di posti disponibili, quando possibile.  A questo punto l’automobilista deve semplicemente premere di nuovo il tasto per inserire il corrispondente indirizzo nel navigatore, che gli permetterà di trovare quel parcheggio con la massima comodità.
 
Entro la fine del 2008 il sistema coprirà, solo in Germania, non meno di 3.500 parcheggi, 1.500 dei quali specificheranno anche il numero di posti disponibili.  A tutto questo si aggiungeranno comunque ulteriori informazioni riguardanti l’ubicazione, le tariffe, gli orari di apertura, le vie di accesso e loro eventuali singolarità, e nella maggioranza dei casi perfino immagini del percorso di avvicinamento.

Criteri di utilizzazione degli spazi di parcheggio in futuro
Il passo successivo per offrire una migliorata opportunità di parcheggio è già stato intrapreso:  insieme ad altri 15 partecipanti al progetto e con il supporto del Ministero Federale Tedesco dell’Istruzione e della Ricerca il Gruppo BMW ha sperimentato il futuro sistema di gestione degli spazi di parcheggio con il programma “stadtinfoköln”, finalizzato a sviluppare un sistema globale di informazione e di guida che sia in grado di tenere costantemente aggiornati sulle condizioni di traffico gli automobilisti.

Per raggiungere questo obiettivo il portale internet “stadtinfoköln” offre ai guidatori le informazioni più aggiornate riguardanti, diciamo, la situazione in atto, i possibili ingorghi, le condizioni delle strade, i servizi pubblici di trasporto a breve raggio, gli eventi sportivi o di altro genere, e, non ultimo, la disponibilità di spazi di parcheggio.  E per la prima volta il sistema fornisce anche informazioni sul livello di riempimento degli spazi di parcheggio sottoposti a controllo sulle strade pubbliche.
Una prestazione speciale di questo servizio informativo integrato è la possibilità per gli automobilisti di riservare online lo spazio di parcheggio direttamente dalla propria vettura, ottenendo un codice identificativo della prenotazione.  Poi, arrivando al parcheggio, non devono fare altro che impostare sulla tastiera questo codice, trasmetterlo al parcheggio di destinazione mediante Bluetooth, oppure identificandosi tramite una scheda transponder:  arrivando al parcheggio un automobilista con prenotazione viene guidato direttamente al posto che gli è stato assegnato.

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