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Oggi hanno parlato i grandi capi del gruppo BMW, confermando i numeri del 2020 e le intenzioni per i prossimi anni. Casualmente avviene la medesima cosa anche per altri Gruppi e Case auto nello stesso periodo e non a caso il target è analogo: auto elettriche con molti progetti rivolti al 2030.
BMW è al top con una gamma premium e a livello industriale non dimentica di investire sempre per sostenibilità e digitalizzazione. Le nuove auto elettriche saranno tante: 13 entro il 2023, con subito la iX e la i4 e poi anche Serie 5, Serie 7, X1. Tutte a batteria, come anche le Mini. In sostanza il gruppo BMW avrà auto elettriche in quasi tutti i segmenti e i volumi saliranno: nel 2025 dieci volte tanto gli attuali per arrivare ai 2 milioni di BMW (e derivate) elettriche. Entro il 2030, i modelli venduti dal gruppo saranno per metà BEV e si prevedono in 10 anni circa dieci milioni di auto elettriche da sfornare.
Il termine "Neue Klasse" (Nuova Classe) è scelto per definire il prossimo grande passo del gruppo tedesco. Industriale, con nuovi powetrain e batterie, ma anche di gestione, per l’informatizzazione a 360° e la sostenibilità. La cosa “buona” per molti è che anche BMW accenna ai carburanti sintetici, oltre che all’idrogeno e non dimentica del tutto i motori termici, pur ridimensionati. Mini avrà una strada meno termica però, visto che dopo metà anni Venti non si lanceranno più Mini termiche, resteranno per gli amatori e collezionisti dato che massimo per il 2030 la gamma Mini sarà solo elettrica. Al contrario la Rolls-Royce produrrà una super berlina elettrica, ma non è detto esattamente quando debutterà.
Nel giorno in cui si danno i numeri del 2020, in calo come per tutti, si accende l’interesse dei mercati finanziari (in borsa i titoli salgono del 6% mentre avviene la conferenza globale). Al contempo BMW ricorda agli investitori l’impegno per usare fonti rinnovabili e materiali riciclabili. Le “terre rare” non saranno usate nelle prossime generazioni di motori elettrici. La “neutralità carbonica” BMW è attesa per il 2050, con rinnovati impianti bavaresi che sfruttano energia idroelettrica.
Ricordando il brutto colpo sul mercato auto 2020, BMW mostra numeri molto meno peggiori di altri: -8,4% vendite, -5% ricavi. Anche se poi gli utili sono calati parecchio (tra -34,8% e -23,2%) e si sono limati molto i dividendi. Le prospettive finanziarie ora sono date come buone dopo il tonfo, da subito, raddoppiando i margini del primo anno pandemico nel 2021.