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BMW ha chiesto a 150 dipendeni di Monaco di rimanere a casa per 14 giorni in stato di auto-quarantena dopo che un collega è risultato positivo al coronavirus. La persona in oggetto, dopo il ricovero in ospedale e visite annesse, sta bene e non mostra uno stato clinico aggravato.
Sempre da Monaco giunge notizia che il malcapitato non ha effetuato di recente viaggi e che lavorava nel reparto ricerca e sviluppo della casa della doppia elica, entrando a contatto, appunto, con circa 150 persone all'interno dell'azienda. BMW nel frattempo ha chiuso gli uffici e locali interessati, procedendo ad una disinfezione prima della riapertura.