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Le Safety Car del nel mondo del motorsport stanno assumendo sempre più connotati grintosi e aggressivi. Sono lontani i tempi delle berline ipervitaminizzate che aprivano la strada alle monoposto di Formula 1 o ad altri mezzi dei campionati più disparati. Ora il progresso ci mette davanti a “mostri” nei quali anche noi vorremmo calarci all'interno.
Esempio lampante è la nuova BMW M2, adottata dalla MotoGP come Safety-Car per la prossima stagione iridata. La colorazione è quella tradizionale che la casa bavarese riserva al motorsport, l'Alpine White con inserti in blu e rosso, mentre l'utilizzo profuso di componenti M performance Pack è evidente.
Realizzata in un lasso di tempo di 10 settimane, al veicolo sono state aggiunte le luci d'emergenza a LED ed un alettone posteriore in fibra di carbonio. I freni di serie sono stati sostituiti dai carboceramici, unitamente ad un sistema sospensivo migliorato e ad un assetto nel complesso più rigido, oltre a pneumatici Michelin cup ad alte prestazioni.
L'interno dell'abitacolo è diventato essenziale, ma non per questo poco curato: pelle ed Alcantara la fanno da padrone, e si apprezzano particolari in fibra di carbonio. I sedili sono marcatamente racing con cinture di sicurezza a sei punti, ed è stata aggiunta la gabbia di sicurezza derivata dalla M4 GTS.
Sotto il cofano abbiamo sei cilindri twin-turbo da 3.0 litri, capace di 365 CV di potenza. Lo 0-100 è completato in 4.2 secondi, prima di toccare una velocità massima autolimitata – nella versione di serie – di 250 km/h.