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In quel da Bergamo da quindici anni si svolge una rassegna che tratta innovazione e tecnologia, a 360 gradi. Nelle ultime otto edizioni il mondo dell’auto tramite BMW è partner importante di questo evento, con un supporto non solo d’immagine ma anche di contenuto. Quest'anno si raggiunge forse il massimo dal punto di vista dell’oggetto automobilistico presentato, perché gli uomini della casa tedesca hanno portato nello spazio vicino alla zona della Stazione bergamasca, per la prima volta in Italia, la strabiliante Vision Next 100 nata per festeggiare il centenario BMW, pensando ai successivi 100 anni; esponendola da oggi con l’ovvio interesse dietro i vetri di tanti giovani passanti, oltre che degli addetti ai lavori.
BergamoScienza è un bel contenitore, non abbastanza noto quando dovrebbe, per concentrazione d’incontri ed esposizioni miranti soprattutto ai giovani: ci sono ben 200 eventi che durano due settimane, le prime di ottobre (30/9 - 15/10) con presenza di scienziati, premi Nobel, ma anche di studenti da cinquantotto scuole che discutono circa il tema della tecnologia e dell'Innovazione a 360°, proponendo e confrontando idee. Siamo a Bergamo, in Lombardia, un luogo non lontano da Milano ma nemmeno distante da altri punti di elevata attività produttiva nazionale, la poca rimasta potremmo dire rispetto un tempo, forse sì. Tra queste attività, ci sono anche aziende fornitrici di BMW attualmente e la Casa ben fa a essere presente come partner della kermesse che mira a portare avanti certi temi, ricordando quanto servano all’industria oltre che all’utenza, per far crescere ancora il mondo dell’auto. Vogliono essere tra i numeri uno per innovazione e tecnologia, gli uomini dell’elica, aggiungendo gli ovvi servizi moderni alla semplice automobile del passato, senza scordare valori e responsabilità: quale luogo e momento migliore per portare allora un prototipo raffinato che incarni questi concetti come è Vision Next 100?
La stupenda e dorata berlina sportiva del futuro ha calamitato l'attenzione di chi l'ha vista per la prima volta nel Bel Paese, ma non si può ben comprendere dalle sole forme, senza conoscerne tutte le premesse, spiegate da Giulia De Bono. Alla base di Vision Next 100 ci sono sempre le emozioni tipiche BMW, che trovano spazio nelle forme, ma segue ben altro che la guida sportiva. Il presidente del gruppo BMW Italia, Sergio Solero, con l’occasione ha ribadito che dal 2020 le automobili della Casa saranno prodotte con presenza in gamma di elettrificazione mantenendo elevata flessibilità nei medesimi stabilimenti produttivi e dal 2025, addirittura, ben dodici modelli saranno puramente elettrici. Ma la Vision Next 100 non è solo propulsione, anzi, non è proprio propulsione: perché il concept che abbiamo toccato per la prima volta, non si sa quale alimentazione avrà pensando ai prossimi 100 anni, dove vuole portarci nelle intenzioni. Di certo rappresenta un ottimo studio di design, per mantenere l'uomo al centro del veicolo. Un’auto che da lontano si identifica ancora come sportiva e ancora come una BMW, per la griglia, per la coda, per certe sagome che non sono distanti da modelli attuali e storici. È però anche vagamente “monovoluminosa” per dare tanto spazio: ingombra come una Serie 5 ma garantisce una volumetria agli occupanti come fosse una Serie 7. Se da fuori è tutta chiusa per esigenze aerodinamiche, con Cx da record a quota 0,18, in realtà le sue potenzialità sono quelle celate, per muoversi autonomamente, con una piccola luce sul cofano che quando colorata di verde indica l’attiva presenza dell'assistente di guida (companion) e non in quel caso il conducente ad avere il controllo (modalità Boost) bensì l’intelligenza artificiale stessa dell’auto (modalità Ease). Percorrerà le strade evitando pedoni, ciclisti e ogni evento rischioso vedendo meglio e prima di un umano al volante, reagendo più fermamente. Insomma, tanta sicurezza e tempo libero in più dentro le auto del futuro, come mostrato nel video demo, molto futurista. Le tecnologie BMW le sta presidiando tutte, insieme a partner del mondo informatico e della rete. Quello che ci ha colpito a livello fisico intanto, sono i materiali plastici flessibili stampati in 3D e 4D che coprono le ruote, specie quelle anteriori: già, si muovono, quando lo sterzo gira, estendendosi come fossero una calza. Le portiere invece sono ad apertura verticale e gli interni con sedili girevoli, totalmente privi di pulsantiere perché tutti i comandi sono gestuali e vocali; persino volante e strumentazione compaiono secondo una “geometria viva” solo quando si è in modalità di guida manuale, dove non mancano indicazioni grafiche; per scomparire e lasciare spazio poi alle mille informazioni dell'ambiente circostante e i contenuti a scelta in modalità autonoma. Se il futuro remoto sarà proprio questo non lo sappiamo, non sappiamo nemmeno se davvero quanto coperto e rimasto quale parte “storica” ovvero gi pneumatici, rimarranno come sono oggi tra 100 anni. Intanto questa visione è qui da osservare, a stimolare il nostro presente, come già nel presente una piccola flotta di 40 Serie 7 è in test di guida autonoma, sia in Germania sia negli USA.
Durante BergamoScienza in uno spazio di circa 100 mq, all’interno della tensostruttura BMW Hub, è allestita una mostra sul mobilità del futuro, tecnologia e innovazione, all’interno della quale è comunicato il mondo BMW Innovision. Di cosa si tratta? BMW ha formulato sei tesi centrali sulla mobilità individuale dei prossimi decenni: 1) Aumenterà la varietà nella mobilità, con nuove forme 2) L’interconnessione sarà un fenomeno naturale 3) La mobilità sarà su misura, sempre più flessibile 4) La tecnologia diventerà umana, apprendendo dall’uomo e adattandosi 5) L’energia non produrrà emissioni, grazie a fonti rinnovabili 6) La responsabilità sarà vissuta in molti ambiti, non solo per l’ambiente ma anche per le persone. Queste sei tesi descrivono il futuro e sono fonte d’ispirazione per i designer dei Vision Vehicle che BMW propone: una mobilità premium ma semplice, integrata e soprattutto su misura del singolo. È probabile che la maggior parte delle automobili sarà a guida completamente autonoma e circolerà in città molto più popolate di quelle odierne. La connettività diventerà sempre più diffusa e le tecnologie stesse apprenderanno dalle persone. La mobilità futura integrerà ogni aspetto della vita delle persone ed è qui che il BMW intravede nuove opportunità per il segmento premium.
OMF