Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Siamo nel pieno dell’Era dei motori Turbo. Le scelte tecniche e commerciali delle Case automobilistiche (in parte pilotate da limiti sulle emissioni) lo confermano: è sempre più difficile trovare una vettura di serie con l’aspirato. Infatti, la turbina permette di contenere la cilindrata e compensare le prestazioni perse dal calo di cubatura. La sovralimentazione, però, non è certo stata pensata per contenere le emissioni: nel motorsport ha svolto un ruolo fondamentale e i 50 anni di storia dei propulsori BMW Turbo sono la piena dimostrazione. Tutto è iniziato nel 1969 con la BMW 2002 TI che ha corso l’European Touring Car Championship con Dieter Quester; il 3 maggio 2019 partirà il campionato DTM, la prima stagione dei motori 4 cilindri turbo dove se la gioca anche la M4. Ma cosa e quanto hanno in comune i propulsori di queste due auto da corsa, nati e pensati con mezzo secolo di distanza?
Compatti sovralimentati, 4 cilindri in linea, 2.0 litri. Questi sono i numeri che accomunano il BMW M121 (1969) e il P48 (2019). La tecnologia e lo sviluppo dei materiali hanno fatto il grosso della differenza: gli ingegneri sono riusciti a superare il doppio della potenza con un consumo di carburante molto inferiore e una durata di vita molto più lunga. 280 CV a 6.500 giri/min contro gli oltre 600 CV. Imparagonabili anche le pressioni di sovralimentazione: sulla 2002 TI ci si ferma a 0,98 bar (anche se il turbo era in grado di raggiungere 1,76 bar, ma la pressione nei cilindri avrebbe sollevato la testata), mentre sulla M4 si arriva fino a 2,5 bar. Merito anche del processo di produzione della testata e del basamento con fusione a sabbia nella fonderia BMW Landshut.
Sul P48, le unità ausiliarie (come l'avviamento e il generatore) non sono più sul motore, ma sono montate sul cambio transaxle dietro al motore. Inoltre, il corpo farfallato è azionato elettronicamente e non più da una barra della valvola a farfalla.
Queste due unità sono tanto simili (per struttura e geometrie) quanto diverse (per materiali e tecnologie). A voi cosa sorprende di più: pensare a quanto si siano alzate le potenze e la durata dei componenti in 50 anni? O quanto, nel 1969, BMW fosse avanti per aver progettato un propulsore che ancora oggi riesce a dire la sua?