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I proprietari di vetture General Motors richiamate per via dei problemi ai blocchetti di accensione possono chiedere i danni per la perdita di valore dell'auto: così si è pronunciato un giudice federale newyorchese, chiamato ad esaminare le cause intentate contro General Motors per il deprezzamento dei veicoli in questione.
Jesse Furman, giudice federale di New York, ha giudicato ammissibili le cause intentate contro General Motors dai proprietari di veicoli con blocchetti di accensione difettosi per la presunta perdita di valore delle vetture a seguito del richiamo. Le querele dovranno ora essere giudicate caso per caso nelle opportune sedi.
Diverso discorso, invece, per i proprietari di vetture non richiamate che hanno richiesto un indennizzo per una presunta perdita di reputazione subita dal costruttore e dai suoi prodotti: queste querele non sono ammissibili. La questione riguardo alle cause relative a richiami di vetture risalenti a due anni fa per altri difetti resta pi ancora aperta.
Ammontano a 124 le vittime di questo difetto di produzione, che ha causato anche il ferimento di altre 275 persone. Il blocchetto di accensione difettato causava lo spegnimento improvviso dell'auto, con conseguente blocco di diverse funzioni e di organi meccanici, quali sterzo e freni. Il costruttore si è visto obbligato a risarcire le famiglie delle vittime e a patteggiare 900 milioni di dollari nel processo penale legato ai decessi.