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Rivive la ZER (acronimo di Zero Emission Record), il siluro costruito dalla Bertone, disegnato da Eugenio Pagliano, che nel 1994 e nel 1995 raggiunse numerosi record sulla pista di Nardò, fra i quali quello di velocità sul chilometro lanciato, a 303,977 km/h. E rivive non solo nella impresa esaltante di correre sulla stessa pista alla conquista dei record, ma anche nelle sembianze perché il nuovo missile è identico nella forma alla ZER. Infatti il suo costruttore, ideatore, e probabilmente pilota, Gianmaria Aghem, ha sognato di ripetere l’impresa della ZER assistendo – tre anni fa – alla proiezione del filmato girato sulla pista di Nardò 25 anni prima. E si è reso conto che la penetrazione aerodinamica delle linee di Bertone ha ancora un potenziale notevole da sfruttare per i record di velocità. Infatti, il Cx della Zer raggiungeva 0,113, uno dei valori più bassi in assoluto. E così ha riprodotto l’intera carrozzeria, cambiando tutto il resto.
Cambia il materiale della pelle: Blizz Primatist ha la carrozzeria in fibra di carbonio (mentre ZER l’aveva in fibra di vetro per questioni di isolamento elettrico), cambiano le batterie (ora sono costituite da 2680 celle al litio e pesano 200 kg), ZER aveva 600 kg di batterie al piombo, le uniche in grado di offrire una sicura affidabilità, pur se con un contenuto energetico pari a solo 25 wattora per kg di piombo (contro gli oltre 100 di quelle al litio). Sono diverse e particolari le sospensioni, a molle orizzontali. Nuovo è il telaio in tubi di acciaio. Diverso è il motore, di tipo asincrono a flusso assiale e raffreddamento a liquido; può erogare fino a 150 kW, con peso di soli 20 kg.
Il peso totale di Blizz Primatist scende quindi a soli 500 kg (ZER sfiorava i 900) e questo – oltre a consentire di competere nella categoria inferiore – fornisce un notevole vantaggio dal momento che riduce la resistenza di rotolamento (molto elevata alle altre velocità) e richiede meno energia nella fase di accelerazione. Non bisogna dimenticare infatti che i record di velocità vanno verificati sempre nei due sensi dello stesso percorso. A Nardò la pista è costituita da un anello circolare di 16 km, non perfettamente allo stesso livello: quindi per poter ripetere la prestazione bisogna invertire la marcia e utilizzare tutti i 16 km per il lancio in direzione opposta.
Alla realizzazione del nuovo prototipo hanno partecipato, oltre al designer Pagliano, il Politecnico di Torino e numerose aziende e tecnici specializzati nel settore automotive. Gianmaria Aghem, il suo ideatore, è un imprenditore torinese con trascorsi nei rally e nelle gare di regolarità.
Blizz Primatist farà la sua prima discesa in campo il 25 maggio prossimo, sulla pista di Balocco, per saggiare le sue potenzialità. Le successive sfide, in programma nel 2019, saranno:
i 100 km con partenza da fermo;
le 100 miglia con partenza da fermo,
il record dell’ora con partenza da fermo.
Nel 2020 sono previsti i 500 km con partenza da fermo e il record di velocità sul km lanciato.