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OK che con la pandemia si rallenta la diffusione delle elettriche, con la guerra si limitano quelle a gas. Ora, pure i biocarburanti delle classiche termiche, sono da frenare. Povera evoluzione dell'auto, sempre in subbuglio.
Se da un lato chi tifa e giustamente per i biocarburanti, non vede l’ora di averne quanto basta a giusto prezzo, dall’altro ci sono i problemi seri di guerra e crisi, alimentare. Non tutti ci hanno pensato, nel mondo automotive che fatica sull’elettrico e beneficia dei biocarburanti per far vivere i termici. Ma proprio i biocarburanti pare pesino sulla grave crisi alimentare che si affaccia ai nostri tristi tempi.
L’allarme ecologista inglese, che guarda ai danni globali della guerra, spinge l’UE a bloccare l'uso di biocarburanti. Un simile stop, da alcune stime (RedPlanet) vale come un quinto delle esportazioni mediamente mancanti via Ucraina ora. Si tratta nello specifico di mais e grano europei, ma anche altri commestibili, per alcuni milioni di tonnellate.
Niente più biocarburanti, che tanto servono a mediare i valori nei target di sostenibilità anche per l'automotive, secondo questi ambientalisti che inquadrano insieme i danni di pandemia, cambiamenti climatici e guerra.
Aggiungendo qualche critica per certi oneri di fertilizzanti ed energia, necessari per le coltivazioni sfruttate a biocarburante. Nel Regno Unito pare ci sia una certa sensibilità al tema, ma a livello comunitario nulla è stato deciso, per ora.