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Sono nove gli iscritti al registro degli indagati dalla procura di Ivrea in merito all'incidente al Rally di Torino che nel weekend è costato la vita ad un bimbo di sei anni. Tra questi, oltre a cinque organizzatori, al pilota e al navigatore della Skoda Fabia S2000 coinvolta nello schianto, ci sono anche i genitori del piccolo Aldo, rimasti feriti, ma non in pericolo di vita.
Stando agli accertamenti della procura di Ivrea, Aldo, con i genitori e il fratellino di tre anni, miracolosamente illeso, si trovava in un'area non autorizzata al momento dell'uscita di pista della vettura, affidata a Cristian Milano. Secondo il navigatore, Luca Pieri, Milano potrebbe essere stato vittima di un malore. Milano ha perso il controllo del mezzo in uscita di curva ed è finito nella via di fuga dove si trovavano Giacomino Ubaudi, 45 anni, la moglie Valeria Roci Pellino, 37, e i due figli.
Nella sua deposizione, Pieri - lo riporta il Corriere della Sera - ha parlato della perdita di conoscenza del co-équipier: «Gli avevo indicato la svolta a destra, ma lui non rispondeva. Si è chinato sul volante e mi sono accorto che stava frenando». Come si vede nel video diffuso dall'Ansa, l'auto, che viaggiava a 90 km/h, ha urtato il cordolo, proseguendo la sua corsa verso gli spettatori, mentre il navigatore cercava invano di fermarla tirando il freno a mano.