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L’auto per chi “guida” e basta, è un mezzo con delle doti misurabili subito: tra volante e pedaliera. Se ci sono passeggeri molto piccoli da tutelare e soprattutto gestire agilmente, che salgono in vettura, cambiano i parametri. Parliamo del caso in cui arrivino dei piccoli e si deve considerare una vettura per delle caratteristiche diverse da quelle di sola prestazione, dotazione e stile. Quando ci sono neonati o bambini che devono salire in auto con tanto di seggiolino dedicato e passeggino al seguito, diventano fondamentali l’accessibilità e la capienza, di sedili e bagagliaio.
Qualcuno leggendo le schede tecniche o degli articolo di prova, con tanto di video, si domanda come sia realmente usare la tal bella auto con uno o più bimbi al seguito. Se poi si osserva la rapida diffusione da fine anni Novanta di Monovolume e SUV, si capisce come almeno per le famiglie questi veicoli abbiano una grande validità, rispetto a berline o compatte più gradevoli esteticamente.
Andando al pratico, di verifica misure auto quando si deve scegliere un modello adatto a mamma e papà con prole, o chi comunque trasporti bambini piccoli, ecco una scoperta che è come l’acqua calda: macchine “cool” moderne e stilose, di segmento B ma anche di segmento C, persino in formato Crossover, hanno spesso dei bagagliai molto meno capienti di quanto si possa credere.
I numeri dati dai costruttori per questi segmenti anche se l’auto è lunga oltre 4,2 metri, non bastano a soddisfare le esigenze di manovra per certi passeggini e il classico “kit” da neonato o bimbo piccolo. Ci si ritrova senza la possibilità quasi di fare una spesa, o un piccolo viaggio con pernottamento e bagagli, se insieme a noi in auto sale tutto il dovuto al bimbo o alla bimba.
Fior fiore di modelli in segmento C hanno poi accessi al vano bagagli abbastanza contorti o comunque poco lineari una volta saturato lo spazio centrale. Per non parlare delle finiture e dei materiali, che pur belli alla vista in men che non si dica vengono usurati dalle manovre di carico e scarico del passeggino, della carrozzina o delle molte parti ingombranti dovute al bebè che viaggia in auto.
Come fare per non sbagliare? Di sicuro i volumi dichiarati, quelli base senza schienali abbattuti, danno una prima misura, ma non basta. Potete chiedere a qualcuno che sia addentro nel settore, un amico con prole disinteressato, come alla stessa nostra redazione, magari commentando gli articoli che parlano dell’auto che vi interessa e poi: munirvi di centimetro!
Sia quando osservate un’auto che interessa, da comprare, sia quando scegliete passeggino e sue parti. Eviterete di dover poi cambiare il secondo o manovrare troppo la prima (vedi gente che deve guidare con rimossa cappelliera, fondo del vano e magari anche a mezzo schienale abbassato). Certo, ci sono i vincoli di spesa, quando si compra un’auto. Ma se lo spazio per la famiglia e la sicurezza (perché in questo caso si parla di posizionare in sicurezza persone e oggetti in movimento) hanno un valore, è giusto prenderne atto e, piuttosto, pensare ad un’auto usata.
Lo sanno bene quelli che hanno tre figli e più, come non sia facile trovare modelli dotati di attacchi isofix ovunque e terza fila, adeguati per dotazioni e classe emissioni, senza stra-pagare.
Andando al sodo: mediamente i vani posteriori delle auto in segmento C sono dichiarati con volume in litri che supera i 350 e può facilmente arrivare ai 500 litri, nel formato SUV. Una dotazione bimbo che conti passeggino e struttura flessibile annessa (telaio con ruote ma senza kit seggiolino) riempie facilmente 150/200 litri, nei casi di modelli più “strutturati” come i multi funzione a ruote alte, anche 250/300 litri. E il bagagliaio, contando lo spazio per manovrare il tutto e gli angoli “coperti” dalle strutture, in un attimo e ben meno della metà.
Va poi contata la praticità di accesso ai sedili, per adagiare i piccoli nel primo ovetto e poi sul seggiolino. Quindi angolo di apertura di portellone ma anche portiere e poi altezza: interna ma anche da terra, visto il “lavoro” di carico e scarico costante.
Insomma, auto di grande impatto da fuori con tetto spiovente e posteriore grintoso, non sempre è poi pratica per fare un weekend o persino la semplice spesa, con due adulti e un piccolo. Viva i passeggini compatti quindi, pieghevoli e larghi al massimo 40 cm, con ruote rimovibili (il capito igiene è altrettanto rilevante). Spesso però ci si trova con l’impossibilità di scegliere e spendere, godendo di passeggino, carrozzina e altro (magari un bel kit trio premium, solido e ben fatto, però ingombrantissimo) “passato” a titolo gratuito che dura il tempo necessario.
Occorre valutare quanto si usi l’auto con a bordo i piccoli neo-passeggeri e quanto spendere per sicurezza o praticità. La miglior prova è quella diretta: provare a posizionare il passeggino e tutto quanto serve al piccolo in viaggio (rigorosamente omologato) sull’auto di interesse. O viceversa, evitando di pentirsi o di perdere ogni volta minuti per caricare e scaricare quanto poi vi limita nella comodità di seduta e nella possibilità di caricare altro. Anche gli accessori come rivestimenti iterni e procedure, come la disabilitazione airbag, sono elementi da prendere in considerazione prima di dover rincorrere o peggio saltare cose invece dovute, quando arrivano i bimbi in auto.