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Dopo anni di anonimato la celebre carrozzeria italiana torna finalmente protagonista. E quale migliore occasione dei 110 anni di attività per mostrare al mondo la GB110, la nuova hypercar prodotta in soli 33 esemplari, il cui nome commemora la storia ultracentenaria di Bertone, marchio capace di regalare alcune tra le più belle auto di tutti i tempi.
A capo del rilancio Mauro e Jean-Franck Ricci, titolari di Ideactive e imprenditori di grande esperienza nel settore automotive che vantano collaborazioni con brand del calibro di Daimler, Renault, Stellantis e Volkswagen. Nel 2020 hanno acquisito l'azienda con l'obiettivo di dare il via alla produzione di supercar in edizione limitata.
La GB110 prende ispirazione dal passato, fondendo le linee morbide e arrotondate degli Anni '50 con quelle più spigolose degli Anni '70. Il richiamo è a modelli come la B.A.T., una serie di concept dal design affusolato e aerodinamico realizzati tra il '53 e il '55, e alle forme a cuneo della Carabo (1968) e della Strato's Zero (1970).
La citazione ai due capolavori disegnati da Marcello Gandini è evidente nei passaruota ad "artiglio" della GB110. Passando poi alla fiancata si nota la doppia vetratura delle portiere, ripresa dalla Marzal del 1967, oltre che dalla sopracitata Strato's Zero.
A proposito, la vista laterale mostra le porte ad apertura verticale, una soluzione che sottolinea ulteriomente il livello di ricercatezza estetica sulla GB110.
Particolarità interessante: le ruote hanno misure differenti con pneumatici 255/30 all'anteriore su cerchi da 21" e 335/25 al posteriore su cerchi da 22”, in entrambi i casi forgiati. Il bloccaggio è di tipo centrale, come sulle auto da corsa, dove trova spazio il logo Bertone arancione, la stessa tonalità presente sulle pinze freno di grandi dimensioni.
Sguardo al passato, ma anche tanta modernità come nel caso dei gruppi ottici a LED a sviluppo orizzontale, il cui profilo viene risaltato dall'appendice aerodinamica integrata sul cofano. Medesima tecnologia adottata anche per le luci posteriori dal design pulito e minimalista.
È proprio dal punto di vista tecnico che la GB110 si candida ad essere un modello unico nel suo genere. A spingere l'hypercar un propulsore termico montato in posizione posteriore-centrale (cilindrata ed eventuale sovralimentazione non specificate) capace di esprimere la bellezza di 1.115 CV a 8.400 giri e 1.110 Nm di coppia massima.
Lo scatto 0 a 100 km/h viene bruciato in soli 2,8 secondi sfruttando elementi quali trazione integrale, cambio automatico a sette marce e gommatura generosa, mentre la velocità massima è di oltre 380 km/h.
Il telaio è stato realizzato, raffinato e messo a punto partendo da un'architettura collaudata presa in prestito da un "costruttore tedesco". Le sospensioni sono a doppi triangoli con ammortizzatori regolabili a quattro vie, pensati per adattarsi alle differenti situazioni di guida, con Bertone che assicura un comfort adeguato anche per l'uso quotidiano della vettura.
La verà novità riguarda l'alimentazione della GB110, sarà infatti la prima supersportiva ad utilizzare un carburante sintetico. L'impiego è stato possibile grazie alla collaborazione con Select Fuel, azienda specializzata che ha sviluppato una tecnologia brevettata per convertire i materiali plastici in combustibile rinnovabile.
Fondata nel 1912 da Giovanni Bertone, la carrozzeria torinese ha conosciuto il successo sotto la guida del figlio, Nuccio Bertone, che ha saputo avvalersi della matita dei più importanti designer italiani dell'epoca, Marcello Gandini e Giorgetto Giugiaro.
Un nome capace di lasciare un marchio indelebile, basti pensare a vere e proprie icone dell'automobilsimo come l'Alfa Romeo Montreal, l'Aston Martin DB2/4 Bertone Spider, la Fiat X1/9, le Lamborghini Countach e Miura e la Lancia Stratos.
Dopo la morte di Nuccio Bertone, nel 1997, l'azienda ha affrontato un periodo di crisi dalla quale non ha saputo risollevarsi. Una spirale negativa purtroppo culminata con la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale di Torino nel luglio del 2014 che ora pare essere definitivamente alle spalle con la presentazione della nuova GB110.