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Bernie Ecclestone, ex patron della Formula 1 e figura iconica del motorsport, ha annunciato la decisione di vendere la propria collezione di monoposto di Formula, valutata in centinaia di milioni di euro: la collezione comprende 69 vetture uniche, tra cui alcune che hanno fatto la storia della Formula 1, pilotate da leggende come Michael Schumacher e Niki Lauda.
Tra i pezzi più significativi spiccano la Ferrari 375 F1 con cui Alberto Ascari vinse il Gran Premio d’Italia e la controversa Brabham BT46B, nota come "fan car", che gareggiò e vinse una sola corsa prima di essere ritirata e bandita nella stagione successiva.
Ecclestone, 94 anni, ha spiegato la decisione in una nota: "Amo profondamente tutte le mie auto, ma è arrivato il momento di pensare al loro futuro. Vorrei sapere dove andranno e non lasciare questo compito a mia moglie, nel caso in cui non fossi più qui."
La vendita della collezione non avverrà tramite asta, bensì attraverso Tom Hartley Jr., celebre rivenditore di auto sportive e da competizione. Hartley ha definito la collezione “un patrimonio unico nella storia della Formula 1”. "Questa è una collezione irripetibile, composta dalle auto più iconiche della loro epoca. Molte di queste non sono state viste da decenni e hanno un valore storico inestimabile. Si tratta di un'opportunità senza precedenti per i collezionisti", ha dichiarato Hartley.
La decisione di Ecclestone arriva dopo una serie di eventi personali e legali. L’ex boss della F1 ha ammesso lo scorso anno di aver omesso di dichiarare oltre 400 milioni di sterline di beni detenuti in un trust a Singapore, “dimenticanza” che gli è costata quasi 653 milioni di sterline a favore del fisco britannico e una condanna a 17 mesi di carcere con pena sospesa.
Ecclestone ha sempre avuto un rapporto speciale con le auto e il mondo delle corse. Dopo una breve carriera da pilota negli anni ’50, si è dedicato alla gestione di piloti come Jochen Rindt e Stuart Lewis-Evans, entrambi deceduti tragicamente in incidenti. Successivamente, acquistò il team Brabham nel 1971, contribuendo a rivoluzionare la Formula 1 moderna. Sotto la sua guida, la Formula 1 è diventata un fenomeno globale, grazie alla creazione della Formula One Management, che ha gestito i diritti commerciali del campionato per decenni.
Ecclestone ha lasciato il suo ruolo nel 2017, quando Liberty Media ha acquisito il controllo della Formula 1 e ora, con questa vendita, chiude simbolicamente un capitolo della sua vita, cercando di affidare il futuro delle proprie auto a mani esperte.
La collezione di Ecclestone rappresenta una vera e propria enciclopedia della storia delle corse automobilistiche, capace di far toccare con mano l’evoluzione tecnologica e culturale della Formula 1 e, mentre il mondo degli appassionati osserva con curiosità, la decisione di Ecclestone segna la fine di un’epoca che ha segnato per sempre la storia delle competizioni automobilistiche.