Benzinai, pronta la riforma per abbassare i prezzi diesel e benzina

Benzinai, pronta la riforma per abbassare i prezzi diesel e benzina
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Assoutenti approva il disegno di legge per il riordino della rete carburanti, mirato a efficienza e sostenibilità.
16 maggio 2024

L'Italia sta per intraprendere una svolta significativa nella gestione della sua rete di distribuzione carburanti, con l'introduzione di un disegno di legge che promette di razionalizzare il settore. In risposta alle esigenze di modernizzazione, il ddl propone di ridurre del 20% il numero degli impianti di distribuzione, potenziando al contempo i servizi offerti dalle stazioni rimanenti.

Questo provvedimento si propone di combattere l'eccessiva frammentazione del settore, che vede l'Italia primeggiare in Europa per il numero di distributori, molti dei quali risultano essere sottoutilizzati o posizionati in aree problematiche, come vicinanze di incroci o rotatorie. L'obiettivo è di aumentare la capacità commerciale dei distributori rimanenti, eliminando gli ostacoli a una riduzione strutturale dei prezzi alla pompa.

Inoltre, il disegno di legge incoraggia la diversificazione delle attività all'interno delle stazioni di servizio, permettendo la vendita di altri prodotti e servizi legati al mondo automotive. Questo non solo aumenterà la redditività degli impianti, ma porterà anche benefici economici agli automobilisti.

L'approccio del governo si allinea con la necessità di rispettare gli impegni ambientali europei, promuovendo la bonifica e la riconversione delle stazioni di servizio esistenti verso alternative più sostenibili, come l'elettrico e i biocarburanti. La proposta di legge prevede anche misure severe per migliorare le condizioni di sicurezza e le relazioni lavorative all'interno del settore, per prevenire abusi e migliorare le condizioni di lavoro.

Con oltre 22mila punti vendita da riformare, di cui circa 4.000 già identificati come incompatibili con gli standard attuali, il ddl rappresenta una risposta concreta e ambiziosa alle sfide del settore. Le stime suggeriscono che fino a 8.000 punti vendita potrebbero essere interessati da riconversioni o chiusure nel prossimo triennio.

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