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Si chiama Air Fuel Synthesis Ltd., ed è la startup che in Inghilterra è riuscita a trasformare in realtà una vera e propria chimera moderna, ovvero estrarre la benzina dall'aria tramite un processo chimico volto a far reagire l'idrogeno presente nell'acqua con il diossido di carbonio contenuto all'interno dell'atmosfera.
Questa startup britannica è infatti riuscita a ricavare 5 litri di carburante dall'atmosfera grazie ad un processo di estrazione che ha richiesto tre mesi di tempo e l'attivazione nel mese di agosto di un reattore dedicato allo scopo.
Il principio di funzionamento
Il processo di estrazione si basa su una camera di compressione ove comprimere appunto l'aria con una soluzione di idrossido di sodio, la quale va a sua volta a reagire con il diossido di sodio presente nell'aria onde ottenere al termine del processo il carbonato di sodio.
Questo subisce poi un trattamento di elettrolisi, il tutto mentre idrogeno ed ossigeno presenti nell'acqua vengono separati, per poi far reagire il primo dei due con il diossido di carbonio, onde ottenere così un composto che in una serie di successivi trattamenti permetterà poi di estrarre la benzina.
Ancora in fase embrionale
Al momento il progetto ha richiesto un investimento pari a 1.1 milioni di sterline, ma al momento non risulta ancora in grado di produrre ingenti quantità di carburante, pur rappresentando di fatto il primo passo verso una nuova era.
Stando ai calcoli effettuati, produrre giornalmente circa una tonnellata di carburante richiederebbe 3 MW di energia elettrica, ed il carburante ricavato avrebbe un costo di commercializzazione che dovrebbe aggirarsi intono alle 6 sterline al litro, motivo per il quale, almeno in una fase iniziale del progetto, il combustibile ricavato con questo processo potrebbe essere rivolto soprattutto all'impiego agonistico.
Fonte: Sicurauto.it