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Nonostante il lieve calo dei prezzi dei carburanti registrato nelle scorse settimane, l’Italia si rivela ancora una volta il Paese con i prezzi della benzina più alti d’Europa, mentre guadagna la seconda posizione per quanto riguarda il costo del gasolio.
Gennaio-ottobre 2012: consumi in calo del 10%
Di conseguenza la spesa destinata dai consumatori ai prodotti petroliferi per autotrazione è cresciuta in Italia del 6,9%, toccando tra gennaio e ottobre quota 56,8 miliardi di euro, una cifra che corrisponde a 3,7 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Proprio per questo motivo gli italiani hanno cercato di limitare al massimo l'uso dell'auto e della moto, tanto che i consumi di carburante nei primi 10 mesi dell'anno sono calati del 10%.
Prezzi alti a causa dell'eccessivo carico fiscale
Secondo quanto evidenzia la banca dati del Centro Studi Promotor GL Events, la maggiore spesa sostenuta dagli automobilisti e dai motociclisti italiani è legata soprattutto alla crescita del carico fiscale. La parte degli incassi dei distributori che finisce nelle casse del fisco è stata, tra gennaio e ottobre, pari a 30,7 miliardi, con una crescita del 15,5% che corrisponde a 4,1 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La componente industriale, ovvero la quota che invece è destinata all'industria petrolifera e alla distribuzione, è stata invece di 26,1 miliardi con un calo dell'1,7%, valore corrispondente a 449 milioni di euro.
La pressione fiscale sui carburanti ha raggiunto livelli insostenibili con una forte penalizzazione, non solo per il mercato automobilistico e motociclistico, ma anche per l'industria petrolifera. Occorre ricordare inoltre che i prezzi elevati dei carburanti incidono anche, e non poco, sulla crescita dei prezzi al consumo in quanto la maggior parte del traffico di merci (in Italia in particolare) avviene su gomma.
1,04 euro al litro del prezzo della benzina finisce nelle casse dello Stato...
Dagli ultimi dati diffusi dalla Commissione Europea emerge che al primo novembre ben 1,04 euro del prezzo al litro della benzina senza piombo finisce nelle casse del fisco, mentre per il gasolio la quota destinata all'Erario ammonta a 91,8 centesimi al litro.
Nella classifica europea al primo novembre, l'Italia è quindi al primo posto con 1,795 euro al litro per il prezzo della benzina seguita da Olanda, Grecia, Regno Unito e Finlandia. Il Paese in cui la benzina è più a buon mercato è invece la Bulgaria (1,257 al litro) seguita da Romania, Estonia, Cipro e Lussemburgo.
Per quanto riguarda il prezzo del gasolio invece l'Italia passa al secondo posto battuta dalla Gran Bretagna (1,777). Dietro di noi Svezia, Finlandia, Irlanda e Ungheria. La migliore situazione europea per acquistare il gasolio si trova nuovamente in Bulgaria (1,263) seguita da Lussemburgo, Lituania, Romania e Polonia. La media europea del prezzo della benzina è di 1,521 euro al litro, quella del gasolio di 1,458 euro al litro.