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I carburanti costano circa 30 cent in più rispetto allo scorso anno, pari a un maggiore esborso mensile di 1,11 miliardi per automobilisti e motociclisti italiani. E' quanto calcolano Adusbef e Federconsumatori, aggiungendo che di questi 1,1 miliardi, 740 milioni vanno allo Stato sotto forma di tasse nazionali e regionali e 370 milioni alla filiera petrolifera.
«Quindi - si legge nella nota diffusa dalle associazioni - a un ingiustificato aumento da parte dei petrolieri, si aggiunge un notevole aumento della tassazione che ha notevoli effetti non solo sulle tasche degli automobilisti, ma anche sullo stesso rincaro di prezzi e tariffe dato che nel nostro Paese trasportiamo l'80% delle merci su gomma, per 150 euro annui che, sommati ai 180 euro per i costi relativi ai pieni di carburante, produrranno un aggravio alle famiglie, già colpite dalla crisi, di 330 euro annui.»
Duro in merito anche Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI, che precisa come: «il rialzo dei prezzi alla pompa di questi giorni penalizza non solo chi ha programmato le vacanze utilizzando l'automobile per raggiungere le località lontane dai luoghi di residenza, ma anche chi, non potendo spendere, ha scelto di fare il pendolare tra la città ed il litorale.»
Il Presidente dell'ACI ricorda inoltre che la spesa per l'auto prevista per il 2012 «supera i 3.500 euro, tra carburante, manutenzione, parcheggio, autostrada, bollo, multe ed assicurazione.»
Proprio su quest'ultima voce l'Automobile Club d'Italia ha recentemente presentato al Governo una proposta, volta a risparmiare fino al 40% della polizza, che si basa su 4 punti: allungare da 2 a 5 giorni il tempo per la visita del perito, ridurre da 2 anni a 90 giorni il termine per denunciare un sinistro, obbligo di analisi strumentali in caso del 'colpo di frusta', possibilità di utilizzare solo officine convenzionate con la compagnia per la riparazione del veicolo.
Fonte: Ansa