Benzina a 1,9 euro/litro: Federauto prende posizione

Benzina a 1,9 euro/litro: Federauto prende posizione
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L'aumento del prezzo dei carburanti preoccupa Federauto. Ironico il commento di Pavan Bernacchi, Presidente dell'associazione: «A questo punto non resta che puntare ai 2 euro al litro per poi perseguire con caparbietà il raddoppio e arrivare a 4. Così non ci pensiamo più»
29 marzo 2012

Con un comunicato stampa dai toni non certamente favorevoli nei confronti dell'operato del Governo Monti, Federauto prende nuovamente posizione sul caro-benzina che nei distributori IP e Shell ha superato gli 1.9 euro al litro

 
«A questo punto non resta che puntare ai 2 euro al litro per poi perseguire con caparbietà il raddoppio e arrivare a 4. Così non ci pensiamo più», esordisce ironico Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, l'associazione che raggruppa i concessionari ufficiali di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali e veicoli industriali.
 
«Tornando seri voglio sottolineare che l'attacco concentrico all'auto fatto a colpi di accise sui carburanti, aumenti di Iva, superbollo per le auto prestazionali, aumento dei pedaggi autostradali ed RC, sta dando i suoi frutti: ha ucciso la domanda. Ad oggi - ha proseguito Pavan Bernacchi - il mercato dell'auto di marzo, sui pari giorni lavorativi dello scorso anno, registra un -32% circa. Questo il dato al netto delle kilometrizero che verranno immatricolate domani dalle Case e dai concessionari, ma che non riusciranno a modificare sostanzialmente questi numeri.»
 
«E' un disastro - ha concluso il presidente dei concessionari italiani - e il silenzio del Governo sulle nostre proposte apre una voragine su un settore che in Italia fattura l'11,6% del Prodotto Interno Lordo, contribuisce con il 16,6% al gettito fiscale nazionale e dà lavoro a 1.200.000 persone. Traguarderemo nuovi record negativi sull'occupazione, sull'inquinamento, sulla vetusta' del parco circolante? Se qualcuno non interviene sarà inevitabile.»
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