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Bentley Turbo R Nel mondo delle corse automobilistiche, pochi avrebbero scommesso su una Bentley Turbo R trasformata in auto da gara. Eppure, grazie a Top Gear e a Matt LeBlanc, questa mastodontica berlina britannica si è ritrovata a divorare l'asfalto di Silverstone in una sfida totalmente assurda.trasformata per essere guidata da Matt LeBlanc ora è in vendita: chi avrà il coraggio di domarla?Una
La Bentley Turbo R, lanciata nel 1985, era l’auto perfetta per un aristocratico con il piede pesante: con un V8 da 6,75 litri sovralimentato, questa belva sfiorava i 300 cavalli, ma il suo vero punto di forza era l’incredibile tenuta di strada per un’auto della sua stazza. Il nome "R" stava proprio per "Roadholding", a indicare che, nonostante il peso da transatlantico, questa Bentley sapeva come affrontare le curve.
Ma una cosa è dominare le strade con classe, un’altra è buttarsi in una vera gara di endurance. E qui entra in gioco la ricorrente follia di Top Gear.
Nel 2019, il trio composto da Matt LeBlanc, Chris Harris e Rory Reid decise di trasformare tre berline di lusso in macchine da corsa per competere nella Birkett Six Hour Relay Race a Silverstone. LeBlanc scelse proprio la Turbo R, mentre Harris e Reid si orientarono rispettivamente su una Mercedes-Benz 600SEL e una Rolls-Royce Silver Shadow.
Per preparare la Bentley alla pista, fu necessario un restyling brutale. Dimenticate legni pregiati e sedili in pelle: l’abitacolo fu svuotato senza pietà per ridurre il peso, sostituito da una gabbia di sicurezza e un sedile da corsa Cobra Sebring Pro con cinture a cinque punti. L’auto ricevette anche uno splitter anteriore e un diffusore posteriore, cercando disperatamente di renderla aerodinamica.
Il risultato? Un’apparenza più da carro armato che da auto da corsa, ma con un certo fascino.Silverstone non è un circuito per chi ha il cuore debole. E portare in pista un mostro di quasi 2,5 tonnellate con una trasmissione automatica a tre marce era una sfida degna di una puntata di Top Gear. Durante la gara, la Turbo R dimostrò di avere un carattere da vera guerriera, nonostante qualche problema tecnico dovuto alle modifiche.
Il team chiuse al 69° posto su 70 partecipanti. Certo, non esattamente un trionfo, ma considerando che questa Bentley era nata per trasportare gentlemen in completo di tweed e non per affrontare curve a tutta velocità, il solo fatto di aver completato la gara è stato un successo.
Oggi, questa Bentley unica nel suo genere è tornata sotto i riflettori: è stata messa in vendita con 108.000 miglia all’attivo e 13 precedenti proprietari (non proprio quello che solitamente un collezionista di auto d’epoca cercherebbe), e mantiene tutte le modifiche viste durante la trasmissione.
Chi sarà il prossimo pilota a portarla al limite?