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La scarsità di modelli in vendita nel segmento delle citycar sta spingendo l'interesse per i quadricicli per chi abita nei centri urbani molto trafficati, e questa tendenza è confermata dal successo che stanno avendo la piccola Citroen AMI e la sua equivalente più cara, la Fiat Topolino. Entrambe appartengono alla categoria L6, guidabile con patentino AM a 14 anni, ma uno dei loro limiti più concreti è la velocità massima di 45 km/h e la limitata autonomia di circa 70 km. La BAW 1 (si pronuncia "bav one") prodotta in Cina e importata dal Gruppo TC8 si propone di colmare questa lacuna con un modello di omologazione L7 "pesante", quindi con patente B1 ma avvantaggiata da maggior autonomia e prestazioni più elevate.
Dal punto di vista tecnico la BAW 1 ha varie caratteristiche che la rendono diversa da altri quadricicli. Per i tecnici: ha la scocca portante e non il telaio a tubi saldati, un MacPherson anteriore e trazione posteriore e 20 kW (27 CV) di potenza di picco. L'impianto freni è misto dischi/tamburi e la batteria del tipo LFP con 14 kWh di energia (e per la versione cargo 17 kWh). Con queste caratteristiche l'autonomia dichiarata è di 170 km (220 per la "long range") e la velocità massima di 90 km/h. Disponibile con 2 o 4 posti, ha nelle dimensioni il suo passepartout: 316 cm di lunghezza e un diametro di sterzata molto ridotto (grazie anche alla trazione dietro) e solo 1,5 metri di larghezza la rendono decisamente maneggevole e "parcheggiabile" entro spazi minimi in città, più o meno come una Smart. 740 kg di peso e un consumo di circa 8 kWh/100 km completano il quadro.
La differenza fra un quadriciclo leggero ed uno "pesante" non è precisamente nella massa (che a termini di legge viene calcolata sottraendo il peso della batteria), ma nelle prestazioni: nel caso della BAW 1, che richiede come detto la patente per i 16enni B1 è ammessa una velocità massima di 90 km/h invece dei canonici 45. Pochi? Tanti? Di sicuro non può circolare in autostrada ma in tangenziale o simili si, e lo spunto e l'andatura sono un grosso vantaggio quando si percorrono i viali a scorrimento veloce. Le maggiori prestazioni hanno portato con loro un'impostazione più automobilistica di sterzo e sospensioni, un abitacolo decisamente moderno (piano black in abbondanza, le ditate proliferano) e un grande schermo simil "Hyperscreen Mercedes" che riunisce due pannelli a matrice attiva contigui per l'infotaiment e i dati di viaggio. Agli interni non manca una certa ricercatezza con sedili di panno ben conformati con appoggiatesta integrato, tunnel centrale e vani portaoggetti. Lascia di stucco la cura dedicata al sistema di telecamere a 360 gradi, che manca su citycar ben più blasonate: immagini chiare, vista 3D sensori in abbondanza. L'area confort prevede il servosterzo elettrico e il condizionatore (che sarà in omaggio per un certo numero di auto all'inizio della commercializzazione). Con 250 euro (vivamente raccomandabili) ci sono anche airbag e ABS.
Il breve test in centro a Milano ha rispecchiato esattamente quanto ci si aspetta da una citycar ultracompatta ma agile e pure brillante se si posiziona il selettore su Sport, il parcheggio è una favola e il raggio di sterzata molto contenuto. Ho testato una versione "Cargo", priva dei sedili dietro ma che in compenso ha un vano di carico eccellente, ideale per servizi di consegna. In questo caso lo spazio a disposizione davanti è un po' limitato per i più alti per la presenza della griglia di separazione obbligatoria che impedisce di reclinare adeguatamente il sedile, mentre la versione due posti o quattro è più adattabile. Non è detto che avere una panchetta dietro, che comunque è abbattibile, sia utile in città; molto pratica invece la presenza degli attacchi Isofix. Sul piano delle garanzie per il cliente, la copertura è di 3 anni o 100 mila km sul veicolo, mentre sulle batterie LFP viene estesa a 8 anni o 120 mila km. La ricarica della batteria avviene in casa o alle colonnine AC fino ad un massimo di 2,3 kW l'80% viene raggiunto in 5 ore.
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