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L’auto elettrica salvata da quello che avanziamo mangiando crostacei? È una delle tante ipotesi che si possono fare, leggendo certi studi recentemente divulgati (dalla rivista Matter).
La scoperta sensazionale, che arriva dagli USA, è che si potrebbero avere batterie più sostenibili e biodegradabili (fino a due terzi) grazie a elettroliti originati da…. Gusci di crostaceo invece che i soliti materiali onerosi e inquinanti.
Sì, granchi, ma anche scampi, aragoste e gamberi. I moltissimi scarti dei crostacei, riuscirebbero a essere convertiti in un elettrolita per le batterie, a quanto pare dalle dimostrazioni dei bio-ricercatori americani. Le batterie in oggetto sono allo zinco e sfruttano, in estrema sintesi, una particolare proteina detta chitina. Da questa il Chitosano, un polisaccaride utile per sintetizzare il gel alla base dell’elettrolita combinato allo zinco.
Se la biodegradazione è garantita, addirittura in cinque mesi, l’efficienza non sembra da meno: 99,7% dopo 1.000 cicli di ricarica.