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Continuano le nostre cronache dal down under, dove il nostro amico Michael Lanzetta, italiano espatriato in Australia e in forze alla rete vendita di un noto marchio di supercar italiane, ci racconta della realtà locale vista da un appassionato di quattro (o due) ruote. Trovate il testo in inglese a seguire!
L'Europa è considerata quasi universalmente il Santo Graal degli sport motoristici. Non è solo la patria dei più prestigiosi marchi di auto e moto al mondo, ma anche il luogo dove si trovano alcuni dei circuiti più prestigiosi e rispettati mai costruiti. Spa, Monza, Silverstone, Le Mans, Monaco, e Imola sono solo i primi che balzano alla mente.
C'è stato un momento in cui il calendario della F1 era completamente composto da piste europee. A un certo punto, però, tracciati più moderni sono nati fra Medio Oriente, Russia e Asia. Tutti ampiamente migliori in termini di infrastrutture, ma tutti privi di quel romanticismo, di quell'aura di misticismo che si vive sui tracciati europei.
Ma c'è una pista capace di tenere testa ai circuiti europei anche sotto questo aspetto. Il Mount Panorama Circuit, noto più semplicemente come “Bathurst”, si trova a solo 200 km da Sydney, in Australia. È caratterizzato da costanti variazioni altimetriche, curve cieche e rettilinei pazzeschi. Non sorprende quindi che Bathurst venga spesso paragonato a una delle piste più famose del vecchio continente: il Nürburgring.
Pur non altrettanto lungo, il Mount Panorama Circuit è altrettanto impegnativo: il pilota è costantemente sotto pressione, mentalmente e fisicamente. Soprattutto nella zona nord della pista, dove l'asfalto è circondato da muri su entrambi i lati: ogni errore comporta gravi conseguenze. Potete capire cosa vi aspetta quando già la seconda curva dopo il traguardo si chiama "Hell's Corner" (Curva dell'Inferno, NdR).
Nonostante la sua fama di circuito impegnativo e a volte pericoloso, il Mount Panorama Circuit ha ospitato diverse competizioni automobilistiche e motociclistiche fin dalla nascita, all'inizio del secolo scorso. Il Gran Premio d'Australia si è corso lì nel 1938, 1947, 1952 e 1958, ospitando anche il GP d'Australia motociclistico (non valido però per il Mondiale: il primo GP australiano con validità iridata si è corso a Phillip Island nel 1989, e lì è rimasto fino a oggi tranne una breve divagazione a Eastern Creek, NdR) nove volte. Oggi il tracciato è famoso soprattutto per la Bathurst 1000, ritenuta da molti come la gara più prestigiosa del motorsport australiano.
Come avviene per il Nürburgring, nelle giornate non occupate da competizioni, il Mount Panorama Circuit è aperto alla circolazione del pubblico. Auto e moto possono percorrerlo in entrambe le direzioni con un rigoroso limite di velocità di 60 km/h. La polizia pattuglia regolarmente il tracciato per assicurarsi che a nessuno vengano strane idee, visto che il circuito non perdona nemmeno il minimo errore.
Europe is very much considered to be the holy grail of Motorsports. Not only is it the birthplace to the best automotive and motorcycle brands in the world, it also hosts some of the most prestigious and revered racetracks ever built. Spa, Monza, Silverstone, Le Mans, Monaco, and Imola just to name a few.
There was a moment in time when the Formula One calendar was dominated exclusively by European tracks. Eventually, more modern racetracks began to emerge in the Middle East, Russia and Asia. These are far superior in terms of infrastructure but they all lack the mysticism and romance of those found in Europe.
There is one racetrack, however, that can give Europe a run for its money. Mount Panorama Circuit or known simply as “Bathurst” is located just 200 kilometres west of Sydney, Australia. It is characterised by its constant changes in elevation, blind, twisty corners and thunderous straights. It comes to no surprise that Bathurst is often compared to one of Europe’s most notorious racetracks: the Nürburgring.
Although not as long, Mount Panorama Circuit is equally as demanding putting the driver or rider under immense pressures both physically and mentally. This is especially the case along the most Northern section of the racetrack where the racing line is contoured by walls on either side, meaning that every mistake will result in severe consequences. You know you’re in for a ride when only the second corner after the pit straight is named “Hells Corner”.
However, despite it’s challenging and at times, dangerous, reputation, Mount Panorama Circuit still hosted several automotive and motorcycle races since its inception in the early 1900s. The Australian Grand Prix was held at the circuit in 1938, 1947, 1952 and 1958 while also hosting the Australian Motorcycle Grand Prix nine times. Today, it is most famously known for the Bathurst 1000, which is regarded by many as one of the most prestigious races in all of Australian motorsport.
Similarly to the Nürburgring, on non-race days, Mount Panorama Circuit is open to the public. Cars and motorbikes are allowed to travel in either direction at a strict speed limit of 60 km/h. Police regularly patrol the circuit to ensure that motorists do not take it upon themselves to challenge the Hill as it is well known fact that this racetrack does not forgive even the smallest of mistakes.
Michael Lanzetta